Come Idoru fa il test software

Precisione e qualità delle applicazioni multimediali sono obiettivi raggiungibili

Per migliorare le caratteristiche di stabilità e rapidità di esecuzione dei propri videogiochi di sport e prodotti multimediali per i mondi dell’architettura e della sicurezza ambientale (suo anche un software per il volo a vista), Idoru ha sentito l’esigenza di adottare uno strumento deputato a ottimizzare le prestazioni dei sistemi It. I prodotti, infatti, sono molto sofisticati e deve essere possibile prevenire l’esposizione a crash e bug di memoria, che possono verificarsi in maniera randomica. Per questo motivo, l’azienda ha scelto di affidarsi a Compuware e al suo DevPartner for Visual C++ BoundsChecker Suite, per eseguire il profiling e l’ottimizzazione delle applicazioni. «In fase di costruzione di un prodotto – ha detto Paolo Giacomello, project manager di Idoru – si possono eseguire numerosi test, ma non si è mai sicuri al cento per cento. Il fatto è che alcuni bug, come per esempio la memoria non allocata, possono rivelarsi solo in circostanze casuali. Se, infatti, il giocatore preme in sequenza due tasti sbagliati, il baco può manifestarsi in tutta la sua evidenza e il videogioco rallentare o, addirittura, bloccarsi. Per risolvere il problema, abbiamo inizialmente costruito dei tool in casa, senza ottenere risultati stabili e duraturi». Un’altra esigenza era quella di garantire l’intervento di uno strumento apposito che ripulisse la memoria, nel caso in cui non venisse disallocata, magari per dimenticanza. La scelta è ricaduta su Compuware, poiché prometteva di classificare in modo veloce errori, per dimensione, frequenza e tipologia, al fine di identificare e assegnare la priorità ai problemi critici. «Il profiling è decisamente superiore rispetto a quello effettuato da altri tool – ha assicurato il manager -. La soluzione dà risultati molto dettagliati; analizza il codice riga per riga, con una precisione superiore rispetto a qualsiasi tool casalingo. Idoru, inoltre, non è attiva solo nel campo dei videogiochi, ma vende la propria tecnologia a terze parti; anche in questi casi, usiamo la suite per la profilazione». Nel dettaglio, a essere monitorato è il comportamento del runtime del codice; sviluppatori e tester, poi, possono automaticamente individuare errori o memory leak. Il tool identifica problemi di sincronizzazione; controlla gli errori in ogni applicazione nativa e in ogni componente, inclusi quelli delle terze parti, anche quando il codice sorgente non è più disponibile. Come risultato, i tempi di caricamento del gioco sono passati da 69 secondi a 12 secondi.

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