Come funziona l’ADSL

Grazie a particolari protocolli, questa tecnologia di trasmissione è in grado di trasportare fino a 8 Mbps (teorici) sulla normale linea telefonica per la voce

maggio 2002 ADSL è l’acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line,
un termine poco intuitivo per indicare la tecnologia di connessione a
banda larga
che ha raggiunto maggiore popolarità. ADSL è
una variante di DSL, una tecnologia nata per trasmettere sul normale doppino telefonico
informazioni (voce, dati, audio/video) a velocità che possono raggiungere
parecchi megabit al secondo.
Questo risultato è ottenuto trasmettendo sul doppino sia la voce (nella
banda da 0 a 4 KHz) sia i dati, sfruttando la banda da 26 KHz a 1,1 MHz con sistemi
di modulazione assai sofisticati.
D’altra parte per il vasto pubblico una linea DSL serve soprattutto per
connettersi a Internet e scaricare più rapidamente pagine, file e streaming
audio/video, superando i limiti dei modem tradizionali da 56 Kbps. Ecco quindi
la ragione per avere un DSL asimmetrico: l’utente tipico passa la maggior
parte del tempo in ricezione, limitando la trasmissione a pochi comandi e dati;
perciò l’ADSL suddivide la banda passante disponibile privilegiando
nettamente la velocità di ricezione rispetto a quella di trasmissione.

I principi di funzionamento
Sebbene la tecnologia permetta una banda intorno al Mb/s (megabit/s) in trasmissione
e oltre 10 mb/s in ricezione, gli standard e le applicazioni pratiche sono più
limitati. Gli standard ANSI T1.413 e ITU G.992.1 prevedono massimi di 768 Kbps
in trasmissione (upstream) e di 8,192 Mbps in ricezione (downstream).
Tra le tecniche di modulazione disponibili, si è imposta la DMT
(discrete multitone), che suddivide la banda di frequenza in 256 sottocanali
di 4,3 KHz (toni), ciascuno dei quali viene modulato in ampiezza e fase secondo
la QAM (Quadrature Amplitude Modulation). I primi sottocanali
non vengono usati per lasciare il posto alla banda audio della telefonia vocale;
i toni da 7 a 31 (25-138 KHz) sono destinati all’upstream (trasmissione)
e quelli da 33 a 255 (138-1100 KHz) sono usati in downstream
(ricezione)
.
Dato che l’intera banda non ha una curva costante di segnale/rumore e
attenuazione, ogni sottocanale viene monitorato costantemente e modulato
in modo indipendente
. Secondo le potenzialità di ogni sottocanale
in ogni istante, il sistema decide quanti bit per hertz possono essere trasferiti
su ciascuno dei sottocanali. Il massimo è di 15 bit/Hz, troncati per
sicurezza a 14 (ma i sistemi reali possono lavorare molto al di sotto dello
standard). Quando i bit utilizzabili scendono sotto una soglia minima, il sottocanale
viene escluso.
Anche i più economici modem per ADSL supportano la piena banda
passante
; per esempio, il diffuso Zyxel Prestige 630 USB supporta 8
Mbps in downstream e 832 Kbps in upstream. Dai teorici 8 Mbps dello
standard scendiamo alla pratica del mondo reale e troviamo i 128/640 Kbps o
addirittura 128/256 Kbps
proposti al pubblico dai gestori italiani,
che limitano la banda per questioni di affidabilità e soprattutto di
economia, in modo da ridurre il canone e suddividere l’investimento sul
massimo numero di abbonati possibile.

Le varie tipologie di DSL
Per le aziende con maggiore capacità di spesa il mondo DSL è più
vasto; oltre all’SDSL (DSL simmetrico) da 2 Mbps (upstream
e downstream), c’è il VDSL (Very High DSL) che
raggiunge parecchie decine di Mbps su reti ATM e ultimo tratto in fibra ottica.
L’HDSL (High bit-rate DSL) prevede l’uso di due
o tre doppini per ampliare la banda. Sul fronte opposto, lo standard ITU G.992.2
(detto G.lite) prevede un massimo di 1,5 Mbps in downstream e 368 Kbps in upstream,
con l’ulteriore vantaggio di eliminare lo splitter (il filtro
che separa la fonia dalla banda dati)
presso l’utente. A proposito
di splitter, è comune che il gestore offra all’utente due soluzioni:
installare uno splitter centralizzato o tanti microfiltri (che lasciano passare
solo le basse frequenze) quanti sono i telefoni e i fax installati.
In termini di architettura generale, l’ADSL è una delle
tecnologie di strato fisico e data link che supportano l’ATM
,
la tecnologia di switching che permette di trasmettere dati, audio e video a
velocità fino a 10 Gbps. Lo strumento che integra ATM e ADSL è
il DSLAM (Digital Subscriber Line Access Multiplexer), un multiplatore
che nelle centrali telefoniche attrezzate per l’ADSL fa confluire tante
linee ADSL in un fascio ATM ad alta velocità. In pratica, la centrale
Telecom separa dalla linea telefonica dell’abbonato il segnale a bassa
frequenza del traffico vocale e il segnale multitono della banda ADSL, che viene
inviato al DSLAM e da qui alle connessioni virtuali permanenti ATM. Un esempio
di protocollo usato di frequente dai modem ADSL è il PPPoA
(PPP over ATM), chiamato anche RFC2364.
Le informazioni tecniche però, a parte la banda passante in entrata e
in uscita, non dicono molto sulla qualità del servizio offerto dai gestori,
i quali a loro volta dipendono da Telecom per l’attivazione della connessione
ADSL.

La scelta del fornitore
Gli elementi da considerare nella scelta di un fornitore di ADSL sono numerosi.
Vediamone alcuni:

  • canone (si parte da poco più di 40 euro/mese)
  • banda passante massima
  • banda passante minima garantita (spesso non dichiarata, cioè zero)
  • disponibilità di assistenza tecnica e commerciale telefonica
  • costo di attivazione che a volte è gratuita)

  • eventuale quota per l’acquisto o noleggio del modem (da confrontare con il prezzo di mercato del modem)
  • disponibilità e costo dell’installazione a domicilio (utile per chi non ha conoscenza tecnica)
  • configurazioni hardware/software supportate (soprattutto interfaccia del modem e sistema operativo)
  • possibilità di condivisione del collegamento tra più PC (e disponibilità del supporto tecnico per chi ne ha bisogno)
  • tempo di installazione e attivazione.

Per le aziende, che probabilmente vorranno condividere l’accesso ADSL
su più PC, la scelta potrebbe essere anche tra l’uso di un router
e la condivisione software; quest’ultima è più economica,
ma il buon funzionamento del PC collegato alla rete condiziona l’accesso
a Internet di tutti gli altri computer.
Oltre al servizio ADSL il contratto può includere la registrazione di un
dominio, l’hosting, l’assegnazione di uno o più IP statici,
un numero di caselle e-mail e altri servizi. Queste informazioni permettono di
restringere la rosa dei candidati, ma non di scegliere con fiducia. A
questo punto è utile chiedere ai conoscenti ed esplorare i forum dove gli
utenti di ADSL esprimono pareri
(cioè si sfogano) e denunciano
disservizi. A volte il servizio viene sospeso per periodi di minuti od ore, altre
volte è il DNS che va in tilt, permettendo l’accesso solo tramite
l’IP numerico.
A volte user e password sono rifiutati, e via dicendo. Emblematico è
stato il colossale disservizio subito lo scorso novembre dagli utenti di Aruba,
che nel trasferire le linee a Virgilio-Tin sospese il servizio ADSL per settimane

Se avete una discreta conoscenza tecnica e utilizzate uno dei modem consigliati
dal gestore, potete anche decidere di acquistare il modem e risparmiare
sia sul canone sia sul costo di installazione
. Specialmente nel caso
dei modem USB, l’installazione è facile: si riduce a selezionare
un protocollo per il driver (potete usare quello WAN per simulare una connessione
remota con login o quello LAN per simulare una connessione fissa Ethernet) e impostare
alcuni parametri come i numeri di Virtual Path e Virtual Circuit e il tipo di
modulazione (forniti dal gestore).

A chi serve?
Dopo aver visto di che si tratta, possiamo chiederci: a chi serve l’ADSL?
In generale a tutti gli utenti che utilizzano Internet per più
di un paio d’ore al giorno e che non vogliono bloccare il telefono

durante la connessione, specialmente se desiderano scaricare file ingombranti,
come musica, video e software. Inoltre la connessione ADSL è
permanente
: una volta attivata risponde istantaneamente ai vostri comandi,
senza i tempi di attesa necessari per collegarsi a un provider via modem da
56K. Però l’ADSL non è l’unica soluzione e non è
disponibile in tutto il territorio nazionale. Può valere la pena valutare
anche le altre offerte, che vanno dalla fibra ottica alla trasmissione via satellite.

LA RETE ADSL

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