Il servizio proposto da Aica e 01net consente di confrontare le proprie competenze con quelle di colleghi e concorrenti, attraverso lo standard europeo e-CF.
Come abbiamo spiegato in questo articolo, il risultato dell’input al questionario Cepis eCb produce un indice di prossimità che mostra in che modo le proprie competenze Ict soddisfano i requisiti di uno specifico profilo di lavoro; mostra anche a quale dei 23 profili il profilo di prossimità si avvicina di più, indipendentemente da quello che è stato selezionato inizialmente.
Lo schema e-CF adotta infatti un approccio in cui i mattoni elementari di un profilo professionale sono costituiti da 36 competenze di riferimento che in combinazioni e con pesi diversi contribuiscono alla costruzione del profilo.
Il proprio profilo professionale si compila QUI.
La costruzione dell’e-Cf, il nuovo framework europeo delle Competenze Ict, nasce nell’ambito del Cen eSkills Workshop, il gruppo di lavoro costituito dal Cen (l’organismo di standardizzazione europeo) sulle competenze Ict.
Il senso e la portata dell’e-CF
Il processo di costruzione dell’e-Cf è iniziato, prima di tutto, con una decisione politica, basata sul consenso degli esperti di vari paesi.
Lo sviluppo del consenso ha accompagnato sia il lavoro metodologico che quello relativo ai contenuti e resta un pilastro fondamentale di una attività che nel tempo si evolve come processo aperto.
Il lavoro legato alla costruzione e al mantenimento di questo ramework è un processo molto lento, che non può essere svolto solo “a tavolino” da un gruppo ristretto di persone; al contrario, è strategico il coinvolgimento programmato e gestito, di un numero di stakeholder che si allarga progressivamente nel tempo, includendo gradualmente esperti e rappresentanti di tutti gli attori interessati al framework, dalle aziende utilizzatrici di Ict, ai vendor, alle istituzioni educative.
La messa fuoco di un sistema di competenze sta prendendo piede e sostituendo l’approccio precedentemente in vigore e basato su profili standard, anche se basati su conoscenze e skill tecniche: la identificazione di un sistema di competenze, tecniche e comportamentali, facilita l’adattamento ad una realtà in continua evoluzione come quella delle tecnologie digitali e aiuta a riformulare di volta in volta i profili più adeguati alle emergenze, alle variazioni continue, all’innovazione.
Inoltre, l’approccio per competenze sta diventando particolarmente utile anche per il riconoscimento delle esperienze e la certificazione delle competenze correlate: importante considerazione che ha permesso di valorizzare sia le competenze acquisite per esperienza (in modo anche informale e non formale) che attraverso percorsi educativi o di apprendimento permanente.
La selezione e qualificazione delle 36 competenze base costituisce il risultato di questo approccio metodologico, così come la identificazione e costruzione dei profili professionali; il questionario del Cepis e i criteri di costruzione del Personal Report hanno incorporato questi contenuti costitutivi dell’e-Cf e permettono quindi il confronto di ciascuno specialista con le competenze e con i profili calcolati in base sempre alle regole e-Cf.
Il termine di confronto è quindi lo stesso per chiunque risponda al questionario e il risultato che lo specialista Ict ottiene come Profilo di Prossimità è confrontabile con quello ottenuto da chiunque altro utilizzi lo stesso strumento.
In questo momento sono invitati a partecipare alla produzione del proprio profilo di professionisti Ict gli specialisti di 28 paesi europei, sotto la guida di altrettante associazioni membre del Cepis, come Aica per l’Italia.
Si apre per ogni specialista Ict una possibilità concreta di essere valutato e apprezzato dalle imprese del settore, in Italia e in Europa, con criteri di confrontabilità reale anche per coloro che per qualunque ragione si sono specializzati come autodidatti e in base all’esperienza.
