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Come cambiare automaticamente risoluzione del Mac in base all’applicazione

Siamo abituati a considerare la risoluzione video del nostro Mac come qualcosa di definito: nella grande maggioranza dei casi usiamo quella massima di default (normale o HiDPI per chi ha uno schermo retina) e non ci pensiamo più. Tutte le applicazioni avranno quella risoluzione, a meno che per ragioni particolari non la cambiamo noi dalle Preferenze di Sistema. Non sarebbe più comodo un sistema in cui lo schermo possa cambiare automaticamente risoluzione a seconda dell’app lanciata, per usare quella più opportuna? Si può fare, serve solo una utility in più: SwitchResX.

SwitchResX è un pannello delle preferenze piuttosto conosciuto dagli utenti di Mac con display Retina perché consente di “tirare fuori” tutti i pixel dello schermo eliminando l’approccio “quattro pixel fisici un punto visualizzato” di HiDPI. Meno utenti sanno che può fare qualcosa di simile anche con schermi non Retina, portando anche display standard 1.440 x 900 a visualizzazioni da 2.560 x 1.600 pixel. Tutto diventa quasi illeggibile ma ci possono essere applicazioni che sfruttano bene questo spazio schermo. Ma quello che ci interessa è un’altra funzione: far cambiare automaticamente risoluzione dello schermo quando si lancia un’applicazione.

La parte dedicata alle applicazioni nel pannello si SwitchResX
La parte dedicata alle applicazioni nel pannello si SwitchResX

Installiamo SwitchResX (si trova a questo link) e portiamoci nel suo pannello. Si apre una finestra autonoma con varie opzioni nella barra laterale sinistra, a noi interessa Applications. Cliccando su di essa vediamo un elenco di applicazioni che all’inizio è vuoto e per default non è nemmeno attivo. SwitchResX ha la possibilità di attivare un processo (un “demone”) che monitora costantemente il lancio di nuove applicazioni. Quando si attiva una di quelle che abbiamo registrato in questo elenco, SwitchResX cambia la risoluzione dello schermo in base al profilo che abbiamo registrato per l’app.

Facciamo un test “estremo” con una risoluzione esagerata (la massima) su un tranquillo MacBook Air e per un’applicazione che non ne ha bisogno: AppZapper. Attiviamo l’opzione Monitor Applications e poi clicchiamo sul pulsantino in basso con il segno più (+). Appare una finestra con la cartella Applicazioni, scegliamo quella che ci interessa (nel nostro caso AppZapper).

Le impreviste opzioni di risoluzione del MacBook Air
Le impreviste opzioni di risoluzione del MacBook Air

A questo punto AppZapper non ha ancora un suo profilo. Clicchiamo su Create new Display Set e nella finestra che appare diamo un nome sensato a profilo che stiamo creando. Nel pannello in basso scegliamo dal menu Resolution la risoluzione che ci interessa (per noi 2.560 x 1.600 pixel). Clicchiamo su OK e poi ancora su OK nella finestra precedente. Ora è importante scegliere il comando File > Save settings.

Dalla barra sinistra torniamo nella sezione About SwitchResX e verifichiamo, nella sua parte bassa, che il “demone” sia attivo. Dovremmo vedere la dicitura The SwitchResX daemon is running. Se non c’è clicchiamo su Launch Daemon. Se invece c’è, siamo a posto e non c’è niente altro da fare. Al lancio di AppZapper lo schermo passerà automaticamente a un improbabile risoluzione da workstation grafica.

Portare il display di un MacBook Air a 2.560 x 1.600 pixel è interessante, ma quasi inutilizzabile
Portare il display di un MacBook Air a 2.560 x 1.600 pixel è interessante, ma il Mac è quasi inutilizzabile

Ovviamente AppZapper e lo schermo del MacBook Air sono solo due esempi estremi. Questa procedura è utile per chi ha schermi nativamente più prestanti e applicazioni che possono sfruttare le alte risoluzioni. Ad esempio è molto comodo mantenere un MacBook Pro con display Retina a una rilassante risoluzione emulata di 1.440 x 900 pixel quando si scrivono testi o si naviga sul web, passando però poi automaticamente alla risoluzione nativa quando si lanciano programmi di grafica o fotoritocco. L’unico neo: SwitchResX è a pagamento (14 euro), ma dopo lo scaricamento abbiamo dieci giorni per capire se ci è utile e quindi vale il suo prezzo.

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