Come cambia la registrazione Tv con il digitale

I consigli per utilizzare in modo efficace la funzione Pvr (Personal video recorder) sui nuovi decoder Sat e Dtt

Sembra che siano passati secoli da quando si usciva, con gioia, da un negozio di elettronica con qualche chilogrammo di avanzata tecnologia sotto il braccio con cui poter registrare i programmi Tv preferiti; e cosa dire delle decine di videocassette che tenevamo con cura ossessiva, terrorizzati da tutto quanto emettesse il più piccolo campo magnetico dispensatore di effetti devastanti per le nostre registrazioni? Non sono passati secoli, solo pochissimi anni, nei quali la tecnologia ha compiuto passi da gigante; l’orientamento dei consumatori si è nettamente spostato a favore della registrazione digitale, per semplicità di utilizzo, qualità dei risultati e comodità d’archiviazione. Pvr è l’acronimo di Personal video recorder, ossia videoregistratore personale: con questo termine identifichiamo tutta una gamma di prodotti non professionali per la registrazione di flussi audio/video.

Teche video, l’archivio senza limiti
Le soluzioni per la registrazione digitale disponibili in commercio a prezzi molto accessibili, stanno cambiando radicalmente il nostro modo di gestire la videoteca di contenuti multimediali: basta con le cataste polverose di videocassette e basta con le ore spese per la conversione analogico/digitale dei filmati. Oggi è molto comodo e poco costoso usufruire della funzione Pvr dei nostri ricevitori digitali. La possibilità di registrare i propri programmi preferiti è sempre stata una delle funzioni più ricercate dall’utenza televisiva, basti pensare al livello di penetrazione raggiunto nel recente passato dal videoregistratore nelle famiglie italiane.

Oggi l’evoluzione della videoregistrazione domestica passa dalle videocassette alla registrazione digitale su hard-disk e sono sempre più numerosi i modelli di Dvr (Digital video recording). Questi offrono prestazioni paragonabili a quelle dei ricevitori digitali ma non sempre offrono un formato dei file facilmente editabile per visionare i contenuti multimediali sul Pc di casa. Questi apparecchi vanno citati per permettere di capire l’evoluzione della tecnologia Pvr, nata come convergenza tra personal computer e ricevitore digitale e che ha portato enormi benefici alla dotazione hardware dei ricevitori più recenti, muniti di hard-disk interni oppure con la possibilità di collegarne di esterni attraverso la porta Usb.

Efficienti memorie di massa
Proprio la presenza di dischi rigidi come unità di memorizzazione ha permesso l’avvento delle funzioni Pvr nei registratori digitali. Sempre più spesso, i produttori offrono in dotazione ai propri apparecchi la possibilità di connettersi a unità di memorizzazione magnetica, in standard Ide oppure, più di recente, in standard Sata. Semplici “device” progettati per il mercato dei computer possono ora essere utilizzati da una vasta gamma di prodotti consumer: considerando poi il costo oramai popolare degli Hdd, non è raro scoprire unità da 500Gb installate su decoder digitali dove memorizzare i contenuti multimediali registrati via satellite o Dtt.

Ma anche la memorizzazione su Hdd può mostrare alcuni limiti, specialmente se rapportata al mercato consumer: infatti, ogni ricevitore digitale deve essere provvisto di una propria unità magnetica integrata, e i programmi registrati vincolati ad esclusivo appannaggio di quel ricevitore. In realtà esistono eccezioni a questa regola: iniziano a fare la comparsa sul mercato consumer i cosiddetti “hard disk di rete”. Se gli Hdd interni hanno contribuito in maniera determinante al successo delle funzioni Pvr sui ricevitori digitali, ancora più importanti si stanno dimostrando quelli esterni dotati di connessione Usb.

Interfaccia USB, eccellente soluzione
L’impiego di una penna Usb come supporto di memorizzazione per i contenuti multimediali registrati ha il grosso pregio del costo: oggi esistono penne da molti Gb a un costo irrisorio, che possono essere spostate agevolmente da un ricevitore all’altro, semplicemente rispettando la compatibilità del formato di registrazione. Il formato di registrazione è un altro parametro molto importante ai fini dell’acquisto di un ricevitore Pvr: alcuni apparecchi, infatti, registrano in un formato proprietario. Questa, come si può comprendere, non è certo una soluzione vincente, perché toglie flessibilità alla gestione tipica delle funzioni di video recording.

La scelta di un ricevitore con Hdd interno ha il pregio di mettere a disposizione dell’utente una grossa quantità di memoria, così da poter organizzare una vera e propria libreria di contenuti multimediali. Se poi il ricevitore permette di trasferire i filmati al computer in un formato gestibile anche dal Pc, ciò indubbiamente costituisce un valore aggiunto. La scelta di un ricevitore con gestione Pvr via Usb permette di utilizzare “device” a basso costo così come Hdd esterni, che occupano spazio extra e magari non sono esteticamente piacevoli, ma senza dubbio la maggior flessibilità di questo sistema si fa preferire.

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