Cinque mercati per Cisco Italia

Il neo-amministratore delegato, David Bevilacqua, illustra le strategie per i prossimi mesi e presenta la nuova squadra manageriale. Tre le architetture chiave identificate.

Tre architetture chiave e cinque mercati cosiddetti adiacenti. Questi sono i focus annunciati nella giornata di ieri da David Bevilacqua, nel corso della sua presentazione ufficiale nel nuovo ruolo di Amministratore delegato di Cisco Italia.

Tredici anni in Cisco, precedenti esperienze in Ibm e Sun Microsystems, negli ultimi cinque anni si è occupato dello sviluppo delle filiali nel Sud Est europeo e ora è rientrato in Italia forte di una squadra nuova e di obiettivi ben definiti.


Tre asset chiave

In questi anni – ha spiegato il manager – Cisco ha seguito un percorso evolutivo davvero radicale, passando, anche grazie al gran numero di acquisizioni completate nel tempo, da azienda di prodotto, quale era quando io vi entrai, ad azienda di soluzioni. Ora può dunque concentrarsi su tre asset chiave: la borderless enterprise, che scardina l’idea di azienda-silos; la collaboration, che ha iniziato a introdurre un cambio culturale nelle imprese; data center e virtualization, che ha introdotto invece un cambio di paradigma tecnologico“.



Cinque mercati adiacenti
Tutto questo, nella visione di Bevilacqua, si traduce nell’inidirizzamento di cinque cosiddetti mercati adiacenti, vale a dire cinque aree di interesse specifico per Cisco.

A livello worldwide ne sono stati identificati circa 30, ma la rosa che attiene specificamente al nostro Paese è decisamente più ristretta: sanità, smart grid, real estate, smart & commercial communities, sport & entertainment“.


Per quanto riguarda il mondo sanitario, Bevilacqua sottolinea come in un mondo nel quale la spesa sanitaria è destinata a salire in pochi anni dal 9 al 30% del Pil, è importante lavorare per migliorare efficienze ed operatività. Telemedicina, telepresenza e, soprattutto, le tecnologie video diventano fattori chiave laddove si voglia seriamente parlare di assistenza domiciliare post-operatoria, di consulti a distanza tra specialisti o ancora di interventi in aree disagiate.


Concentrandoci sugli smart grid – prosegue il manager – intendiamo contribuire al cambiamento in atto nel settore energetico, mentre quando parliamo di real estate e smart communities pensiamo a un approccio integrato che unisca building automation, servizi al cittadino e alle comunità, energy saving“.


Importante è, infine, l’interesse verso il mondo dello sport e dell’entertainment. In questo caso due sono le prospettive in base alle quali approcciare il tema. “Stiamo parlando di un segmento con una altissima domanda tecnologica, che riguarda sia gli impianti, di nuova realizzazione o in via di ammodernamento, sia l’aspetto della fruizione“.


La squadra di manager
Con questi obiettivi ben chiari in mente, è importante anche la ridefinzione della squadra destinata a realizzarli. Nell’insieme si tratta di manager di “lungo corso” in Cisco, chiamati però a nuovi incarichi.


Così, Paolo Del Grosso, dopo sei anni come responsabile del canale dei partner, assume l’incarico di direttore delle operazioni Small Business & Commercial, lasciando i partner nelle mani di Eric Moyal, già responsabile delle channel operations a livello europeo.


Giorgio Pignataro seguirà i grandi e grandissimi clienti, Carlo Mirone il public sector, Giovanni Marcu i service provider, mentre Danilo Ciscato passa a ruolo internazionale, assumendo l’incaricod i arketing director per l’area Mediterranea.



Importante, soprattutto in termini di prospettiva, la nomina di un manager a seguire le attività per l’Expo 2015. L’incarico, in questo caso, è stato assegnato a Fabio Florio.

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