Il Governo cinese impone che tutti i pc venduti sul mercato cinese abbiano precaricata una versione legale del sistema operativo. Qualunque questi sia.
Da tempo sotto accusa per essere tra i Paesi con il più alto tasso di
pirateria, la Cina corre ai ripari con un intervento governativo.
Il governo cinese ha infatti stabilito che tutti i computer
venduti nel Paese abbiano software legale precaricato a bordo.
In altre parole, le macchine possono essere
commercializzate solo se hanno installato un sistema operativo legale, qualunque
questo sia.
E per incoraggiare questo che di fatto si presenta come un nuovo corso, il governo cinese, alla viglia di un importante incontro con quello statunitense, nel quale pirateria e proprietà intellettuale saranno al centro dell’attenzione, chiede ai produttori di software una politica dei prezzi di “favore”.
