Ci sono 17 Petabyte nel cloud di Autonomy

Per il ceo, Mike Lynch, servirebbero a poco se non fossero indicizzati sulla base del significato dei dati.

Autonomy ha detto che la sua piattaforma di cloud privato ha 17 Petabyte, fra e-mail, documenti, e dati multimediali, disposti su 6.500 server in 8 data center nel mondo. Tanti dati digitali quanti, riporta una nota della società, ve ne sono in 226 anni di video in alta definizione.

Il cloud privato dell’azienda di Cambridge riconosce i concetti e i pattern in miliardi di file che assimila e indicizza ogni giorno tramite il software Idol, Intelligent Data Operating Layer.

Il ceo della società, Mike Lynch, riporta la stessa nota, ha osservato che la maggior parte dei fornitori di tecnologia considera il cloud computing come niente di più che mettere contenuti e applicazioni in un contenitore di storage digitale accessibile via Internet.

Invece, per Lynch, l’approccio al cloud basato sul significato rende intelligenti più applicazioni, dall’archiviazione all’e-discovery, al marketing.

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