Cast Workbench pensa alla software complexity crisis

La necessità di avere delle applicazioni sempre più sicure e affidabili modificandole e facendole evolvere con una maggiore qualità risponde alle leggi di reingegnerizzazione, migrazione, eterogeneità e integrazione, ossia a …

La necessità di avere delle applicazioni sempre più sicure e affidabili
modificandole e facendole evolvere con una maggiore qualità risponde alle
leggi di reingegnerizzazione, migrazione, eterogeneità e integrazione,
ossia a quella che in un’analisi Idc viene definita la "software complexity
crisis".
Di questo ne è convinta anche Cast, un’azienda francese di una diecina di
anni nata come società di consulenza e analisi di mercato e trasformatasi,
poi, in una società di software. Cast è arrivata in Italia da ormai diec
i
mesi e per questo settore ha lanciato Cast Workbench.
Si tratta di una suite integrata, composta da tool specifici (Cast
Workbench, Cast Impact Analyzer, Cast Sql Builder e Cast Release Builder),
che permette di capire com’è fatta un’applicazione non grafica, analizzarl
a
e cambiarla, tenendo d’occhio attraverso una serie di mappe attive, il
risultato di questi cambiamenti. Il codice degli oggetti visualizzati può
essere sempre tenuto sotto controllo entrando negli stessi con un doppio
click. La novità interessante è costituita dal fatto che si può "veder
e"
una mappa grafica del codice sorgente (ossia di ciò che di meno grafico
è
presente in un’applicazione.
I cambiamenti vengono fatti in tempo reale e le mappe vengono continuamente
aggiornate dagli analizzatori del codice sorgente. "Cast Workbench è basat
o
sulla tecnologia client-server – ha affermato Mario Invernizzi, country
manager di Cast Italia – ed è compatibile con i sistemi Rdbms di Sybase,
Oracle e Microsoft -. Mentre tra poco meno di un mese sarà pronta la
compatibilità anche con Oracle 8i". I linguaggi di programmazione
utilizzati, sono, invece, Java, Visual Basic e PowerBuilder.
Tra i problemi che si riscontrano nell’evoluzione e nel mantenimento di un
sistema troviamo la scrittura e la gestione della documentazione, ossia lo
storico dell’applicazione. Qui c’è da tenere conto che, ogni volta che si
stampa una documentaione, quest’ultima è tutto meno che aggiornata.
Con Cast Workbench è, invece, possibile ottenere una documentazione
aggiornata cliccando col mouse, grazie all’analizzatore semantico e
sintattico del codice lato server e client (denominato Parser). é proprio
questo analizzatore che permette di automatizzare le azioni fino a ora
completate a mano (lettura del codice, individuazione delle righe da
cambiare, cambiamento e prova di funzionamento).
Anche l’analisi dell’impatto di una modifica, la gestione dello sviluppo di
applicativi complessi per il controllo del ciclo di vita del software e la
gestione delle diverse release sono tra le problematiche affrontate da Cast
Workbench, che conta 800 utenti in tutto il mondo. In Italia, tra gli
utilizzatori di Cast Workbench troviamo Il Sole 24 Ore (che utilizza
l’applicativo da circa un anno e mezzo come principale piattaforma per il
design, lo sviluppo e la manutenzione) e Infostrada, Origin, Sea, Tin (che,
dopo aver utilizzato Cast ha messo a posto, secondo le parole di
Invernizzi, i suoi problemi con l’invio delle bollette) e Urmet, solo per
citarne alcuni.

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