Il mercato si sta sempre più aprendo al Plm 2.0. Alcune linee guida per creare soluzioni di eccellenza
Un recente studio realizzato dalla società di consulenza Spar Point Research, “Enabling Digital Simulation and Analysis”, analizza le best practice di simulazione in aziende di vari settori dove la componente progettuale è essenziale (aerospaziale e difesa, motori per aeronautica, trasmissioni automobilistiche, elettronica di consumo, apparecchiature medicali e veicoli industriali).
Secondo lo studio, le aziende stanno estendendo l’analisi Cae (Computer Aided Engineering) a tutta l’attività di sviluppo prodotto, dalla progettazione concettuale all’ingegneria di produzione.
Il rapporto descrive, pertanto, le otto funzionalità che un fornitore di tecnologie di simulazione deve fornire per rispondere alle esigenze delle aziende produttrici:
• Scalabilità e omogeneità, per aumentare la produttività degli addetti in tutti i reparti dell’azienda e in tutte le fasi dello sviluppo prodotto.
• Generazione di modelli intelligenti, in modo che le aziende manifatturiere possano ottenere il massimo dagli investimenti fatti nello sviluppo e nella documentazione dei progetti.
• Produttività di livello industriale, per favorire l’evoluzione verso modelli sempre più complessi.
• Multidisciplinarità, per abbinare diverse applicazioni di simulazione e consentire l’impiego dei risultati di un’attività come base per altre analisi.
• Integrazione aperta, per permettere alle aziende di sfruttare un’ampia gamma di strumenti di analisi specifici e mantenere il vantaggio competitivo.
• Visualizzazione e collaborazione, per gruppi di persone che utilizzano e interagiscono con i dati generati da ciascun autore.
• Processi e conoscenze riutilizzabili, per gestire tempistiche sempre più strette e ovviare a eventuali scarsità di professionisti competenti.
• Gestione dei processi di simulazione, per ovviare al principale fattore che impedisce di realizzare il valore degli investimenti nella simulazione digitale: la spesso insufficiente attenzione alla gestione dei dati, dei processi e dei flussi di lavoro Cae.
Siemens Plm Software ha fatto sapere di aver fornito tecnologie di simulazione in grado di soddisfare i requisiti indicati da Spar Point, sia con la versione di 5 di Nx, rilasciato lo scorso aprile, sia con Teamcenter 2007, disponibile da ottobre 2007. Dassault Systèmes, invece, sta preparando il terreno per la nuova piattaforma di product lifecycle management V6, definendola come Plm 2.0, ossia uno strumento online a disposizione di tutti gli utenti aziendali e dei terzisti. È un ambiente di progettazione 3D online in cui i team coinvolti nella realizzazione del prodotto possono interagire in modo virtuale. Si sa che la V6 supporterà le applicazioni di modeling, abbracciando tutte le discipline di progettazione e i processi di business collaborativi, lungo il ciclo di vita del prodotto. Consentirà il lavoro simultaneo in tempo reale, attraverso postazioni connesse a Internet. Con la tecnologia 3D online l’interfaccia riprodurrà ciò che accade nel mondo reale. La V6 unificherà i processi di progettazione e di produzione, inclusa la gestione e ricerca dei programmi e delle normative. La compatibilità con gli standard Soa consentirà l’integrazione con i sistemi informatici e l’impostazione dei processi di business, senza necessità di skill specifici di programmazione. Le soluzioni Plm V6 di Dassault Systèmes (Catia, Delmia, Simulia, Enovia) saranno disponibili da maggio.





