Business internazionale, Erp locale

Manufacturing / La preferenza di Ugolini per un gestionale di matrice italiana

L’internazionalizzazione del business e l’ampliamento della gamma dei prodotti a catalogo hanno portato Ugolini, società lombarda nota nel mercato dei distributori automatici di bevande, con un’area It composta da due persone, a investire su un nuovo gestionale, che fosse flessibile e adatto a un’impresa di produzione. «Nel 2000, abbiamo iniziato a valutare i sofware presenti sul mercato – spiega Davide Secondi, Edp manager di Ugolini – perché ci eravamo resi conto che quello in uso era diventato obsoleto e non più adatto al nostro business». Dopo un’iniziale cernita in una lista di una ventina di aziende, Secondi ha scelto Practor, di Smc. «Alcuni dei software scartati, magari propostici da nomi internazionali, erano troppo complessi o costosi per la nostra realtà – indica -, altri, erano molto soddisfacenti dal punto di vista contabile ma poco idonei a un’impresa produttiva, altri ancora erano scritti per As/400, mentre il nostro avrebbe dovuto girare sotto Windows». In fase conclusiva, l’It manager insieme con il titolare dell’azienda ha fatto visita alla terna di vendor rimasti in lizza, scegliendo, poi, Practor di Smc «principalmente per il rapporto costi/benefici, per la presenza di diversi programmi che ci sarebbero stati utili, per il fatto che il fornitore ha sede a Milano e per la funzionalità dell’Mrp per l’approvvigionamento dei materiali», illustra Secondi.


«Avevo distribuito un questionario a tutti
gli utenti dell’azienda, circa 120 per una sessantina di computer
– prosegue Secondi -, e ho presentato al fornitore un elenco di oltre cinquanta problematiche giornaliere. Buona parte di tali richieste venivano affrontate nativamente dal gestionale. Alcune erano particolarmente semplici, visto che i nostri utenti erano abituati al software precedente che non permetteva di effettuare, ad esempio, ricerche per ragione sociale». Le due società hanno cominciato a lavorare assieme, secondo un piano puntuale, per realizzare le personalizzazioni necessarie, come l’emissione di fatture intragruppo. «Rispetto alle complessità del nostro business – commenta Secondi -, i tecnici di Smc hanno capito e realizzato in tempi rapidi le richieste, essendo molto addentro ai problemi. Per partire ci sono voluti circa otto mesi, ma la mole di lavoro era tanta e abbiamo dovuto formare i nuovi utenti. Abbiamo comprato un server nuovo per far girare il gestionale, ma le macchine di cui disponevamo, in linea di massima, andavano bene».


A distanza di alcuni anni, Secondi si dice soddisfatto e pronto a ripetere la stessa scelta: «Practor ha un help in linea che ti agevola molto. Io sono riuscito a crearmi anche una serie di verticali scritti in Visual Basic che leggono direttamente i dati del gestionale. Disponiamo di una quarantina di licenze e abbiamo adottato anche K-files, il software per la gestione documentale di Smc, che abbiamo preferito ad altri perché il fornitore, in tutto questo tempo, si è sempre dimostrato degno di fiducia e anche perché una gestione documentale deve integrarsi con il sistema principale e in questo modo possiamo evitare il sorgere di difficoltà».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome