Business intelligence. Sviluppo per 5 anni

L’Osservatorio Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati dell’edizione 2008 della ricerca sulla diffusione dei sistemi di Business intelligence, realizzata con un’indagine empirica basata su in …

L’Osservatorio Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati dell’edizione 2008 della ricerca sulla diffusione dei sistemi di Business intelligence, realizzata con un’indagine empirica basata su interviste dirette a più di 250 aziende, che rivela come in questo momento di crisi la tecnologia analitica sia un pilastro importante, capace di infondere solidità al business.

Le aziende del campione, difatti, prevedono una crescita media dell’investimento in Bi superiore al 5% annuo per il quinquennio 2009-2013. I vantaggi principali che le aziende riconoscono ai sistemi di Bi riguardano la maggiore efficacia delle decisioni e la rapidità di reazione. Tra i benefici di natura organizzativa figurano la visione univoca delle informazioni e la maggiore condivisione della conoscenza.

Relativamente alle diverse aree di applicazione, è emerso che gli strumenti di accesso ai dati per effettuare query e reporting ad hoc sono sempre le funzionalità di Bi più utilizzate, anche se sono disponibili strumenti avanzati, come Olap, cubi, dashboard e analytics. Questi ultimi due sono utilizzati in prevalenza dalla direzione generale e dal top management, ma si evidenzia una presenza significativa anche nelle funzioni di amministrazione e controllo e in quella marketing/commerciale. Tra gli analytics sono diffusi gli impieghi di previsione, analisi statistiche e data mining, soprattutto nelle attività di marketing. Gli stessi analytics svolgono pure un ruolo importante nell’attuazione di strategie di marketing relazionale. Inoltre, un numero crescente di applicazioni di Bi richiede una latenza di aggiornamento dei dati dell’ordine di minuti.

Più della metà delle imprese intervistate prevede di incrementare il proprio investimento in sistemi di Bi, mentre oltre il 40% ritiene di mantenerlo almeno pari a quello corrente. Il cammino, comunque, è segnato e porta alla Bi 2.0, con l’integrazione di dati strutturati e non-strutturati, via Web. E in quanto al modo di affrontare il problema della governance, la ricerca ha verificato il ricorrere di tre percorsi. Il primo caratterizza il 54% delle imprese intervistate sul tema, e corrisponde all’introduzione dei sistemi di Bi seguendo passi graduali. Un secondo percorso, adottato dal 18% del campione, colloca gli strumenti di Bi in un quadro sistemico organico e regolato, in cui la priorità è attribuita alla coerenza infrastrutturale. Un terzo percorso, seguito dal 28% delle imprese, dà più importanza alle attività della funzione It per stimolare e soddisfare le esigenze di accesso alle informazioni e di analisi evolute degli utenti nelle diverse funzioni aziendali.

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