Buffalo va all’attacco del retail

Dopo aver dato vita a una propria struttura italiana, con alla guida Massimiliano Guerini, la società illustra le strategie che attuerà per dare massima visibilità al proprio marchio presso gli utenti consumer e le Pmi.

Da più di tre anni i suoi prodotti sono in commercio Italia tramite
distributori e rivenditori. Ora ha deciso che i tempi sono maturi per dar vita
a una propria rappresentanza nel nostro Paese. Parliamo di Buffalo, un marchio che
nei segmenti consumer e Pmi è sinonimo di storage e archiviazione in Giappone,
la nazione d’origine, ma che qui da noi non ha ancora raggiunto la notorietà
che vorrebbe. D’altra parte il confronto con realtà come Iomega, Western Digital,
Seagate o LaCie, che dominano incontrastate il mercato, è decisamente
impegnativo.

Ed è proprio questo il motivo che ha indotto Buffalo a
seguire in prima persona le vendite in Italia, affidandone la gestione a
Massimiliano Guerini, il quale ha come obiettivo entrare in modo significativo
sul mercato retail. Il nuovo responsabile vendite vuole puntare al traguardo
più importante, ma ha intenzione di muoversi per gradi. “Ovviamente – precisa Guerini – arrivare sugli scaffali di una realtà come
MediaWorld sarebbe il massimo, ma non è semplice. Perciò partiremo stringendo
accordi con insegne di prestigio ma non allo stesso livello
“.

Attualmente, lo ricordiamo, Buffalo è distribuita da Alias,
Deltos, Esprinet e Ingram Micro. Con quest’ultima azienda è attivo un accordo
pan-europeo. Inoltre, vanta un’ampia presenza presso gli e-tailer, tra cui
citiamo Bechtle Direkt, ePrice, MrPrice e Monclick.

Sul versante rivenditori, oggi gli unici due nomi che
compaiono sono invece Misco e Multimedia Planet, brand di spicco ma decisamente
non sufficienti per avere la visibilità che Buffalo vorrebbe. Ed è sopratutto
su questo fronte che Guerini concentrerà i suoi sforzi.

Riguardo i prodotti, la società si focalizzerà
essenzialmente sul versante dei Nas, con le linee LinkStation, indirizzata agli
utenti consumer e agli uffici domestici, e TeraStation, pensata invece per
l’impiego in ambienti lavorativi di più ampie dimensioni. Un ruolo importante
lo giocherà anche la linea di Direct Attached Storage, ovvero di dispositivi di
archiviazione che si connettono al computer via USB e che comprende hard disk
(in formato 3,5″ e 2,5″) e anche SSD. Da sottolineare che Buffalo ha
cercato di precorrere i tempi inserendo a listino una significativa offerta di
prodotti dotati di interfaccia USB 3.0.

La società intende prestare grande attenzione al versante
dell’archiviazione e condivisone dei contenuti multimediali, per il quale ha in
preventivo il rilascio di prodotti innovativi.

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