Borland ritorna al Mac

Rilasciata la beta di JBuilder 5 for MacOs, la prima offerta Apple di casa Borland dopo la metà degli anni novanta.

Dopo una lunga assenza dal mercato delle applicazioni Macintosh, Borland Software ha presentato la versione beta di JBuilder 5 for MacOs X. Borland ha cominciato a distribuire le copie della nuova piattaforma di sviluppo nel corso di un convegno internazionale di programmatori a San Jose, in California, annunciando che la versione definitiva del prodotto sarà disponibile entro l’anno. Secondo l’azienda, che ha sede a Scotts Valley, sempre in California, il nuovo software permette di sviluppare applicazioni Java 2 se capaci di trarre tutti i vantaggi della nuova interfaccia utente Aqua. Fino a questo momento, JBuilder era disponibile per le piattaforme Linux, Solaris e Windows 98/2000/Nt. L’ambiente di sviluppo prevede anche una serie di autocomposizioni e strumenti visuali per la creazione di applicazioni per thin client. Il lavoro si svolge all’interno del cosiddetto AppBrowser, un ambiente Java/Xml in cui è possibile anche costruire database Web, Xml e Sql compatibili, consultabili attraverso front end in Java con qualsiasi browser che supporti tale linguaggio. In fase di debugging, è possibile passare da una edizione di Java 2 all’altra e viene offerto il supporto di tecnologie come JavaBeans, Jdbc, e altri standard. Il pacchetto include oltre 250 componenti riutilizzabili (in Java 2, Jtc/Swing, dbSwing e InternetBeans) e l’ambiente può perfino essere personalizzato grazie alla Open Tools Api. Il prezzo del prodotto è già stato fissato in 999 dollari. Per Borland, che aveva effettuato un primo avvicinamento alla piattaforma Mac negli anni ottanta con un pacchetto di database, è la prima offerta Apple dopo la metà degli anni novanta. La decisione di questo grande ritorno risale al giugno 2000, quando Steve Jobs aveva pubblicamente sposato la filosofia Java.

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