Biglietti cari e non per tutti

Vero è che il cervello marketing legato alle Olimpiadi è quello che si è mosso meglio. Oltre agli sponsor ufficiali, tecnologici e non, e di vario grado, alle realtà locali era stato proposto un bel mix di possibili interven …

Vero è che il cervello marketing legato alle Olimpiadi è quello
che si è mosso meglio. Oltre agli sponsor ufficiali, tecnologici e non,
e di vario grado, alle realtà locali era stato proposto un bel mix di
possibili interventi. I più hanno sfruttato l’evento mediatico per portare
clienti che dovrebbero a conti fatti essere soddisfatti: Ge che sponsor è
stato, e anche assai ufficiale, pare che per partecipare all’inaugurazione abbia
pagato 800 euro a biglietto. Ma il momento mediatico ha attirato sugli sponsor
grandi luci. Ci ha creduto fino in fondo Lenovo (worldwide partner) che attendeva
l’evento per lanciare in maniera forte il marchio anche qui in Italia e la stessa
Olivetti – torinese per affinità elettive – non poteva mancare. Così
ne ha inventata una, allestendo nella piazza Castello di Torino uno spazio promozionale
per la propria linea di stampanti che a richiesta produceva ritratti dei visitatori.
Altri nomi importanti della community tecnologica? Kodak, Samsung, ma anche
Tim e Telecom. Kyocera e ancora Panasonic. Ognuno con un suo peso legato ai
costi di sponsorship.

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