Un nuovo studio di BCS Consultancy, intitolato “The New Rules of Data Centre Growth: Not If, But How”, mette in evidenza la crescita esplosiva della domanda di data center trainata dall’intelligenza artificiale. Con oltre 3.000 professionisti intervistati, il report colloca l’Italia in una posizione strategica: hub stabile e sostenibile, pronta a intercettare la prossima ondata di investimenti infrastrutturali.
La domanda di data center alle stelle
Secondo il rapporto, il 92% dei leader del settore prevede un aumento della domanda nei prossimi 12 mesi, mentre il 100% degli sviluppatori sta ampliando i propri portafogli. Un dato che sottolinea la portata della rivoluzione in atto e l’urgenza di adeguare l’offerta alle nuove esigenze dettate dall’AI.
La sfida delle competenze
Accanto all’opportunità si manifesta un nodo critico: la carenza di competenze. Il 97% degli intervistati segnala una diminuzione dei professionisti qualificati, con particolare difficoltà nel reperire figure di progettazione e ingegneria. Le conseguenze sono tangibili: ritardi nei progetti (58%), aumento dei costi operativi e di manodopera (81%), sovraccarico del personale (73%). Questo squilibrio rischia di impattare direttamente sulla sostenibilità e profittabilità del settore.
L’impatto dell’intelligenza artificiale
Il boom dell’AI è tra i principali driver della domanda, ma evidenzia anche il gap infrastrutturale. L’85% delle strutture attuali non è pronto a gestire i carichi di lavoro ad alta intensità. Il report indica un rapido passaggio a densità per rack di 12–15 kW, previsto già da quest’anno per un quarto degli operatori: un salto che ridefinisce gli standard infrastrutturali e richiede nuovi modelli di progettazione.
Italia, hub strategico
L’Italia emerge come mercato chiave grazie a due fattori determinanti:
- Miglioramento dell’accessibilità territoriale nelle aree di Milano e Roma, che apre a nuove prospettive di espansione.
- Stabilità geopolitica, oggi considerata prioritaria dal 61% degli investitori, quasi il doppio rispetto alla precedente rilevazione.
Questi elementi rendono il Paese un approdo sicuro e competitivo per gli investimenti europei in infrastrutture digitali.
La sostenibilità come vantaggio competitivo
Il report evidenzia anche la crescente attenzione all’energia rinnovabile. Il 91% degli intervistati prevede che entro dieci anni almeno il 90% dell’energia dei data center proverrà da fonti rinnovabili. L’allineamento dell’Italia con gli obiettivi ESG e con la transizione energetica rafforza ulteriormente la sua attrattività per operatori e investitori.

“Stiamo entrando in una nuova era per il settore dei data center e l’Italia è un mercato cruciale da tenere d’occhio”, ha dichiarato Jim Hart, CEO di BCS Consultancy.
“Con un migliore accesso al territorio e una forte spinta verso le energie rinnovabili, l’Italia è nella posizione ideale per diventare un hub centrale nel futuro digitale dell’Europa”, ha aggiunto Luca D’Alleva, Head of Service Italia e Iberia di BCS.






