Batteries 2004 – III parte – 3G: tornerà la seconda batteria?

Reportage – La sezione radio consuma tantissima corrente e la richiede in modalità poco digeribili dall‘elettronica odierna. Urgono soluzioni ed alternative, magari già sperimentate.

16 giugno 2004 Parlando di consumo dei telefonini c’è un elemento
che viene spesso trascurato.
La sezione radio richiede la
parte più consistente della disponibilità energetica: oggi rappresenta circa il
40% del totale, più del display che solitamente viene accreditato della maglia
nera.
I vari 3G, Bluetooth e anche Wi-fi, infatti, sono tutt’altro che
leggeri.
Ma c’è di peggio: questa percentuale è destinata ad impennarsi
ulteriormente con il futuro 4G.
Infatti il consumo va con il
quadrato della frequenza di trasmissione
, per cui era ridotto con il
GSM (900 MHz), alto con il 2G5 (1900 MHz), ancora maggiore con l’odierna
situazione (2400 MHz) e sarà insostenibile domani.
C’è un secondo elemento
che non si considera: la richiesta di corrente della trasmissione non è
continua
, come quella delle componenti classiche, ma episodica ed
elevatissima. Spesso le batterie d’oggi riescono a rispondere solo quando sono
molto cariche.
Tutti stanno studiando una soluzione, il supercapacitor: una
riserva di corrente che si attiva solo per la trasmissione e solo quando la
batteria, carica per il normale funzionamento, è invece già inefficiente per la
trasmissione.
Si può quindi dire che le batterie d’oggi non sembrano dare
risposte valide a breve e medio termine. L’unica tecnologia che ha una densità
di corrente teoricamente sufficiente è quella delle celle a combustibile
(fuel cell). Già apparse come curiosità, si prevede che siano
un mercato di nicchia intorno al 2010.
Ma i problemi da risolvere, sia
tecnici che organizzativi, sono notevolissimi.
Quale sarà la soluzione?

Anche qui il passato ci aiuta.
Infatti una volta si andava in giro con
due o più batterie, scomodo ma poi non troppo.
E’ possibile che il 4G, ma
anche le applicazioni avanzate del 3G, ripristinino quell’uso.

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