Bata, scelte in autonomia in linea con il mercato

Pur facendo parte della realtà multinazionale Bata, la padovana Compar i gestisce in forma diretta e autonoma, anche dal punto di vista tecnologico, oltre 260 negozi, cui se ne sommano circa 130 in franchising, per un totale di 2.000 dipendenti e un fa …

Pur facendo parte della realtà multinazionale Bata, la padovana Compar i gestisce in forma diretta e autonoma, anche dal punto di vista tecnologico, oltre 260 negozi, cui se ne sommano circa 130 in franchising, per un totale di 2.000 dipendenti e un fatturato di 380 milioni di euro. «Ogni realtà locale è indipendente e dispone di un suo management – spiega Stefano Dandolo, a capo dei sistemi informativi aziendali -, che si confronta con la famiglia Bata, titolare del marchio e residente in Svizzera. Anche a livello Ict, non è prevista una linea unica; le realtà europee con volumi maggiori, tra cui la nostra, sono spesso prese a modello, ma gli strumenti utilizzati possono essere completamente differenti tra i vari paesi».

Il terreno è, dunque, fertile per far crescere progetti a supporto del business, anche se la situazione economica contingente sta frenando i piani. «Ho proposto, ad esempio, iniziative per migliorare ulteriormente i servizi ai negozi, introducendo strumenti di work collaboration – prosegue Dandolo -, che, sebbene siano state inizialmente approvate con entusiasmo, non hanno ancora trovato un seguito».

Tra il 2008 e il 2009, infatti, il budget Ict ha subito una contrazione compresa tra il 25 e il 30% e l’azienda sta chiedendo all’It di sfruttare al meglio l’esistente, razionalizzando. Anche perché, nel 2006, per assicurarsi la scalabilità necessaria, Compar ha deciso di rinnovare l’infrastruttura tecnologica, introducendo un’interfaccia grafica, per facilitare l’accesso a un numero crescente di utenti, e integrando l’applicativo gestionale con informazioni, processi e comunicazioni sempre più complessi. È stata, dunque, sviluppata una soluzione per la gestione della logistica in ambiente retail, capitalizzando l’investimento effettuato a suo tempo su As/400. Dopo aver rivisto la base architetturale del database aziendale, è stata avviata un’attività di riscrittura del pacchetto applicativo, in attesa che Bata decida eventualmente di implementare un Erp comune alle varie country.

«Tranne che per alcuni punti cardine, come ad esempio la distribuzione della merce ai negozi o i listini, il sistema gestionale presentava ormai delle limitazioni – illustra Dandolo -. L’esigenza di adeguarci a nuove richieste di business ci ha, quindi, spinto ad aggiornarlo, coinvolgendo anche altri aspetti, dall’hardware ai sistemi di posta. Grazie alla virtualizzazione, ad esempio, abbiamo consolidato circa 20 server fisici, con notevoli benefici dal punto di vista del risparmio, della sicurezza, dell’affidabilità e del supporto agli utenti. Abbiamo anche provveduto a introdurre il VoIp per collegare i negozi diretti». I punti vendita sono dotati di un proprio gestionale, per le operazioni di vendita e le attività di backend, con invio notturno dei dati in sede. «Oltre alla postazione pc – procede Dandolo – i negozi sono dotati di palmare, per agevolare le attività quotidiane, grazie ad apposite soluzioni fatte sviluppare ad hoc».

Non sono, invece, previsti investimenti in ambito Rfid, sebbene ritenuto interessante per il magazzino, che è gestito attraverso un verticale interfacciato con l’Erp. In area sicurezza sono in fase di realizzazione un nuovo locale tecnico e la revisione dell’infrastruttura di backup. Sono, inoltre, previsti un progetto per migliorare la gestione dei franchising, con strumenti di business reporting, e uno di ammodernamento casse.

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