Banda larga, bene l’Europa segnali contraddittori in Italia

La relazione della Commissione europea sull’andamento del settore Tlc nell’Europa dei 27, nel quadro del programma i2010, contiene indicazioni differenti. Secondo la commissaria Viviane Reding metà degli europei utilizza con regolarità Internet, l’80% …

La relazione della Commissione europea sull’andamento del settore Tlc nell’Europa dei 27, nel quadro del programma i2010, contiene indicazioni differenti.

Secondo la commissaria Viviane Reding metà degli europei utilizza con regolarità Internet, l’80% dei quali con servizi broadband. Proprio la banda larga rappresenta un differenziale fondamentale.

«Particolarmente positivo constatare – afferma – che nella Ue, il 77% delle imprese, il 67% delle scuole e il 48% dei medici colgono i vantaggi offerti dalle connessioni veloci a banda larga».

Ci sono ormai 100 milioni di connessioni a banda larga nell’Unione e lo scorso anno la Rete ha conquistato qualcosa come 40 milioni di nuovi utenti regolari. Secondo la relazione, negli ultimi sei anni la connessione a Internet ha raggiunto il 96% delle scuole, nei due terzi dei casi a banda larga. È un progresso significativo se si considera che questa percentuale era prossima allo zero nel 2001. In due anni, poi, la percentuale delle imprese che dispone di connessione a banda larga è passata dal 62 al 77%.

Tuttavia, la commissaria Reding sottolinea come alcune regioni mostrino ritardi importanti. In questo scenario, è interessante analizzare la situazione dell’Italia che presenta un quadro contraddittorio: è tra i primi paesi per quanto riguarda la qualità e la disponibilità di servizi di e-government, ma si classifica al di sotto della media europea riguardo alla diffusione di connettività fissa, la conoscenza tra la popolazione e la disponibilità di Internet nelle famiglie. In Italia la banda larga ha raggiunto a fine 2007 i 10,1 milioni di utenti, con una penetrazione del 17,1%, inferiore al 20% della media europea.

Il digital divide c’è, dal momento che la copertura dei servizi a banda larga raggiunge solo la metà della popolazione.

Progressi significativi sono stati fatti nell’accessibilità dei servizi pubblici online, tanto che l’Italia si trova oggi in undicesima posizione. Tuttavia la percentuale dei cittadini che vi accedono è ancora molto bassa, meno della metà della media europea. Importante è invece l’accesso da parte delle imprese, che sarebbe addirittura superiore rispetto alla media dei 27 Paesi.

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