Alla Pdc 2008, la conferenza che Microsoft dedica agli sviluppatori, il Chief software architect Ray Ozzie ha parlato di cloud computing. Software plus Services è il mantra che da tempo Microsoft va ripetendo e che sul tema prende il nome di Azure, una …
Alla Pdc 2008, la conferenza che Microsoft dedica agli sviluppatori, il Chief software architect Ray Ozzie ha parlato di cloud computing. Software plus Services è il mantra che da tempo Microsoft va ripetendo e che sul tema prende il nome di Azure, una piattaforma (si parla anche di sistema operativo) omnicomprensiva per il cloud computing, in grado di coprire tutta l’infrastruttura It, dal server in giù (un approfondimento della visione olistica di Microsoft lo si trova a pagina 10).
Azure Service Platform, il richiamo ad Asp non è casuale, sarà la leva che nei prossimi dodici mesi guiderà la trasformazione di Microsoft verso i servizi. E la Pdc 2008 è stata l’occasione per il rilascio dell’Sdk alla comunità degli sviluppatori. Un passo che prelude al rilascio dei componenti chiave dell’intera piattaforma, che già si prefigura come trasversale a tutte le linee di prodotto e soprattutto come scalabile e ibrida. Scalabile in quanto adattabile alle singole e anche momentanee esigenze. Ibrida perché lascia all’utente la possibilità di scegliere quali applicazioni mantenere internamente e quali lasciare sulla nuvola. Non ancora definito il business model: Microsoft intende prendersi il tempo necessario per metterlo a punto. Non si sa ancora se la società intenderà far pagare agli utenti servizi afferenti alla propria nuvola, o se sceglierà, come i diretti concorrenti, una parte di gratuità. Si sa che Azure sarà aperta a soluzioni e piattaforme terze.





