Adottata una raccomandazione che spinge verso la diffusione delle tecnologie a onde radio, in particolare il Wi-Fi, per l’accesso a Internet.
25 marzo 2003 La Commissione europea ha adottato una raccomandazione sulla generalizzazione, da parte degli Stati membri, delle reti locali a onde radio (Wi-Fi, Blr) per l’accesso ai servizi pubblici on-line. Nella raccomandazione, la Commissione europea vuole estendere al grande pubblico un’applicazione fino a oggi riservata ai privati, in particolare alle imprese, per l’accesso ai servizi pubblici degli Stati membri. Un mezzo per velocizzare lo sviluppo dell’utilizzo di Internet, allargando lo sviluppo delle reti a larga banda, confinate fino a oggi, per il grande pubblico, all’Adsl o al cavo.
Questo testo fa avanzare la politica europea definita nel piano di azione di eEurope. Tale iniziativa è stata lanciata, nel 1999, dal commissario europeo Erkki Liikanen, messa in atto nel 2000 e poi a maggio del 2002. Quest’ultima versione, che fissa gli obiettivi per il 2005, si intitola “Una società dell’informazione per tutti”. Concretamente, il piano eEurope promuove la generalizzazione delle reti a larga banda, la sicurezza delle reti, l’Amministrazione on-line, i servizi di sanità on-line e il commercio elettronico. In pratica, gli Stati membri sono invitati a fornire il quadro regolamentare necessario per un tale sviluppo tecnico. In particolare dovranno, alla fine, connettersi ai servizi pubblici di ogni membro e soprattutto nei luoghi pubblici, nelle amministrazioni e via dicendo. La raccomandazione della Commissione europea non è che una prima tappa. La seconda consisterà nell’armonizzare i parametri tecnici e definire le modalità di utilizzo delle frequenze.
La “Rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale” è un sito aperto in questi giorni che propone un giro di orizzonte della legislazione europa esistente. Gestito dagli Stati membri e disponibile in 11 lingue, il sito recensisce, per ora, diciotto temi, come la responsabilità dei genitori, l’ottenimento delle prove, l’organizzazione della giustizia, le professioni giuridiche, il divorzio e i fallimenti.





