Dopo aver eseguito il discovery di hardware e software, è possibile avviare azioni di miglioramento. Per farlo, Altiris propone quattro suite e una tecnologia che “virtualizza” le applicazioni
Qualunque sia lapproccio allasset management (ogni produttore del settore, da Ca a Bmc, da Hp a Ibm, ne ha uno proprio), la disciplina si inserisce, quasi come passo preliminare, nellecosistema della gestione dellIt, con punti di contatto con la gestione dei servizi, con la sicurezza e con lottemperanza alle normative.
Lo specialista Altiris, per inquadrare la propria offerta di asset management, parla di It lifecycle management. Lapproccio parte dalla pura gestione dellinfrastruttura e meno da quella dellutente (manca, per esempio, la gestione di identità e di accessi fornita da altri vendor) e le procedure utilizzate sono conformi alle linee guida Itil (Information technology infrastructure library).
Il nocciolo originario della proposta Altiris è centrato su tre suite modulari che si occupano di asset management vero e proprio (inventario dei beni e contratti in essere con i fornitori), client e mobile (controllo, deployment e configuration management su client multipiattaforma) e server management (ambienti Linux, Unix, Windows e di dispositivi di rete). Accanto alle tre aree originarie, Altiris ha in seguito aggiunto la Security Management Suite, addentrandosi in uno degli sbocchi naturali di questa disciplina.
Le modalità di implementazione sono flessibili, adattandosi a realtà anche non necessariamente grandi. Ciò significa che è possibile partire da un rilevamento di base degli asset per poi procedere, in base alle lacune evidenziate con lindagine, con operazioni di gestione, diagnosi e remediation, eventualmente aggiungendo elementi di business continuity come il backup. La soluzione funziona con un database centrale ed è pilotata da una Web console che gestisce i moduli.
Ora Altiris ha aggiunto alla propria offerta una tecnologia che potrebbe rappresentare un elemento differenziante: si chiama Software Virtualization Solution, è disponibile come prodotto stand alone o allinterno della Client Management Suite e agisce in area deployment delle applicazioni e configuration management. Il nome, forse, è un po fuorviante, perché non si tratta di vera e propria virtualizzazione ma di un modo differente di rendere disponibile il software sui client. Le applicazioni, in realtà, sono presenti sui client ma sono contenute in un file system nascosto, accessibile mediante un driver apposito. Quello che viene "virtualizzato" è il processo di installazione delle applicazioni (con file e impostazioni di registro), consentendo di attivarle o disattivarle con un clic senza generare conflitti con altro software. Lo stratagemma abilita il provisioning on demand e rende più comodo il test di applicativi e aggiornamenti prima della messa in produzione.
Altiris nasce nello Utah nel 98 e deve gran parte del proprio successo agli azzeccati contratti Oem. Tra questi, quelli con Dell, con Ibm, che pure ha unintera flotta di soluzioni di management, e con Hp, che implementa Altiris pur disponendo di funzionalità analoghe, ereditate con Novadigm e Peregrine. In Italia Alitris è rappresentata da 5 persone, che non costituiscono una filiale diretta ma ne fanno le veci. I buoni risultati nel nostro paese (fra i clienti cè la Regione Lombardia, con una soluzione di software delivery su 65.000 client) potrebbero portare a nuovi investimenti e alla localizzazione dellofferta.





