Ascend non scompare e rilancia con Sdsl

L’annuncio dell’acquisizione da parte di Lucent non ha impedito ad Ascend,
società specializzata nella produzione di dispositivi per le reti
geografiche, di proseguire nella propria strategia di prodotto. Poche
settimane fa, l’azienda ha annunciato la disponibilità di alcune nuove
soluzioni nell’ambito dell’accesso ad alta velocità che potrebbero ben
presto fare capolino anche in Italia, sebbene da noi il mercato in
questione sia ancora un po’ in ritardo rispetto agli Stati Uniti e ad
alcuni paesi europei.
Ascend ha messo a punto una nuova tecnologia Sdsl (Symmetric Digital
Subscriber Line) in grado di trasferire informazioni alla velocità di 2,3
Mbps e capace di concentrare diversi servizi di rete in un’unica linea.
Questa tecnologia è già stata sperimentata da una società americana, l
a
Network Access Solutions, che si propone di avviare servizi di connettivit
à
veloci su un singolo doppino schermato.
Contemporaneamente, Ascend ha annunciato la disponibilità di un nuovo
commutatore d’accesso della gamma Max, il Wan Max 800, che si indirizza
alle applicazioni di telelavoro, di accesso a Internet e di collegamento
delle sedi locali delle aziende, anche in Italia.
Ed è proprio nel mercato italiano delle telecomunicazioni che Ascend sta
cominciando a giocare un ruolo di notevole importanza. La filiale italiana
dell’azienda è stata aperta nel 1995 e nel 1998, a tre anni di distanza, i
l
fatturato si è attestato sui 46 miliardi di lire, con una crescita del 30%
rispetto all’anno precedente.
Crescendo con un ritmo sostenuto, la società guidata in Italia da Cesare
Sironi può contare oggi su 200 mila porte di accesso remoto, su 5 mila
porte router e su 2.200 dispositivi Max installati nel Belpaese. Somme che,
se paragonate ai dati di mercato disponibili, assegnano ad Ascend una quota
di mercato pari al 39% nel segmento dell’accesso remoto.