L’ente di controllo ambientale friulano utilizza l’Etl per alimentare una rete nazionale di condivisione dei dati sulla qualità di aria, acqua e suolo
Arpa Friuli Venezia Giulia è un ente di diritto pubblico che si occupa
di vigilanza e controllo ambientale. La sua struttura è composta da 400
persone (8 nell’area sistemi informativi), che operano in diverse sedi,
con un sistema informativo parzialmente distribuito. Oltre 250 client e 25 server
si collegano a 7 reti locali che, a loro volta, sono connesse alla rete regionale.
Due sono le tipologie di sistemi che operano all’interno di Arpa, quelli
amministrativi e quelli ambientali. I primi ospitano applicativi dedicati al
controllo legislativo e amministrativo. I secondi, utilizzati per la raccolta
dei dati, sono di tipo transazionale (gestione del ciclo di vita di un campione
ambientale e delle analisi effettuate) o automatico (reti automatiche di monitoraggio
della qualità dell’aria o dei raggi ultravioletti). «Abbiamo
partecipato a un progetto nazionale coordinato da Apat, Agenzia per la Protezione
dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici, che prevedeva la costituzione di
sistemi speculari di raccolta dati da centralizzare, a livello nazionale, nell’ambito
del progetto SinaNet, per la creazione di una Rete del Sistema Informativo Nazionale
Ambientale – esordisce Enrico Artini, responsabile del settore Innovazione Tecnologica
di Arpa Fvg -. Dato che questi sistemi dovevano accedere a database eterogenei,
distribuiti sia al nostro interno sia in altri ambienti, si è pensato
di utilizzare uno strumento di Etl (estrazione, trasformazione e reimmissione
dei dati – ndr)».
Reti di monitoraggio ambientale
Apat aveva già alcuni progetti che utilizzavano Sunopsis, quindi si è
deciso di proseguire con lo stesso strumento. «Considerato che una delle
nostre preoccupazioni principali era quella di raccogliere i dati ambientali
da sistemi distribuiti presso le varie sedi dell’Arpa, l’utilizzo
di una tecnologia di questo tipo ci risolveva le problematiche legate a tempistiche,
documentazione e riutilizzo dei progetti – chiarisce Claudio Candelotto, responsabile
tecnico dei sistemi informativi di Arpa Fvg -. Ora possiamo finalmente scambiarci
con facilità dati che, in precedenza, erano difficili da gestire e integrare».
Il progetto è stato cadenzato in tre fasi. «La creazione del modello
locale – prosegue Candelotto -, conclusa in pochi mesi nella seconda metà
del 2005, è stata seguita dall’integrazione nel Sistema Pubblico
di Connettività. Questa fase, attualmente in corso, prevede la creazione
di un modello riconciliato di dati, sulla base dell’incrocio delle informazioni
provenienti da tutte le Arpa regionali. La messa in produzione su scala nazionale
sarà, invece, avviata il prossimo anno».
Gli sviluppi futuri
Il progetto ha richiesto l’impiego di 3 risorse interne, in aggiunta a
una persona di Sunopsis e a una del system integrator, Nova System Roma, nella
prima fase. Due, invece, sono le risorse interne impiegate a supporto della
fase attualmente in corso. In futuro, l’idea è di utilizzare Sunopsis
come strumento Etl per il popolamento dell’Anagrafe Regionale Unica dei
Soggetti con rilevanza ambientale.





