Apple M5: conto alla rovescia per i nuovi MacBook Pro e iPad Pro

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Mmmmm… something powerful is coming. Con queste parole, accompagnate da un’animazione di un MacBook che si apre formando una “V”, Greg Joswiak, responsabile marketing di Apple, ha pubblicato su X (ex Twitter) un teaser che non lascia spazio a dubbi: il debutto dei nuovi MacBook Pro con chip M5 è ormai imminente. Il post, disponibile all’indirizzo pic.twitter.com/hHDYwuisJC, è diventato il punto di riferimento per la comunità Apple e la conferma indiretta di un lancio ormai alle porte.

Il messaggio è costruito con la consueta cura comunicativa di Cupertino: le cinque “M” del testo e la lettera “V” che si forma visivamente nel video rimandano esplicitamente al numero romano 5, un chiaro indizio verso la quinta generazione di chip Apple Silicon. L’azienda sembra voler aprire una nuova fase evolutiva, puntando non tanto sul design quanto su un salto tecnologico centrato su potenza, efficienza e intelligenza artificiale.

Un calendario in movimento

Tutti gli indizi portano verso un annuncio imminente. Le tempistiche tradizionali dei lanci Apple, il teaser pubblicato a metà ottobre e la progressiva scarsità di scorte dei modelli M4 nei negozi lasciano prevedere un evento nel corso di questo stesso mese. In prima linea ci sarà quasi certamente il MacBook Pro da 14 pollici, che inaugurerà la serie M5, mentre le versioni più potenti – dotate di chip M5 Pro e M5 Max – dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2026. Parallelamente, la gamma iPad Pro seguirà a ruota: entro la fine dell’anno è atteso l’aggiornamento con il nuovo processore, in continuità con l’attuale design ma con miglioramenti significativi nelle prestazioni grafiche e nella gestione energetica.

Apple sembra dunque puntare su una doppia ondata: un autunno dedicato all’introduzione dell’M5 base e un inizio 2026 orientato ai modelli di fascia professionale. È una strategia già vista con le generazioni precedenti e coerente con la filosofia incrementale dell’azienda, che tende a distribuire le novità nel tempo per massimizzare l’impatto commerciale.

Cosa cambierà nel nuovo MacBook Pro

Le prime indiscrezioni suggeriscono che il design esterno del prossimo MacBook Pro resterà pressoché invariato. Apple sembra preferire una continuità estetica, con eventuali ritocchi minori come una nuova colorazione e un leggero affinamento delle cornici del display. Il vero rinnovamento avverrà all’interno: il chip M5 sarà costruito su un processo produttivo più efficiente, probabilmente a 3 nanometri di seconda generazione, e offrirà un incremento del 10-15 per cento nelle prestazioni rispetto al M4, con un miglioramento ancora più evidente nella grafica.

L’obiettivo è chiaro: aumentare la potenza complessiva riducendo i consumi e migliorando la capacità di calcolo per l’intelligenza artificiale. Le voci indicano che il Neural Engine potrebbe essere notevolmente potenziato, così da supportare in modo più fluido le nuove funzioni integrate di macOS e le applicazioni di terze parti che sfruttano modelli locali di AI.

L’evoluzione dell’iPad Pro

Anche la linea iPad Pro riceverà il chip M5, con un aggiornamento che, pur meno appariscente, porterà benefici concreti. I prototipi emersi online mostrano un dispositivo praticamente identico all’attuale M4, ma con un’unica fotocamera posteriore e un leggero riposizionamento dei sensori. Secondo i benchmark trapelati, le prestazioni aumenteranno del 10-13 per cento nel single core e fino al 15 per cento nella grafica, con una maggiore efficienza energetica e una gestione termica migliorata.

La memoria unificata potrebbe crescere nella configurazione di base, passando a 12 GB, mentre il supporto ai flussi video di alta qualità e alle app creative sarà potenziato grazie a una GPU più versatile. L’iPad Pro M5, in altre parole, sarà un’evoluzione naturale, pensata per i professionisti della produttività e della creazione di contenuti, più che una rivoluzione di design.

Le mosse strategiche di Cupertino

La scelta di non cambiare radicalmente il design ma di concentrare l’attenzione sul chip non è casuale. Apple si trova in una fase in cui l’architettura proprietaria M-series è ormai matura e riconosciuta come standard di riferimento nel settore dei laptop e dei tablet professionali. Consolidare le prestazioni, migliorare l’efficienza e spingere sull’integrazione tra hardware e AI rappresentano un modo per rafforzare il vantaggio competitivo senza compromettere la stabilità della piattaforma.

Nel frattempo, diverse fonti interne segnalano che Cupertino sta lavorando anche a una nuova generazione di display OLED e a un possibile ritorno del touchscreen nei MacBook, ma queste innovazioni sembrano destinate a un ciclo successivo, verosimilmente nel 2026.

Apple e pronta all’era M5

Il post di Greg Joswiak segna quindi l’inizio di un nuovo capitolo. Dopo il successo di M3 e M4, l’M5 promette di spostare ancora più in alto il limite tra efficienza e potenza, consolidando la posizione di Apple nel segmento premium. È un passo che prepara il terreno per le generazioni future, in cui l’intelligenza artificiale sarà sempre più al centro dell’esperienza utente.

Chi è in procinto di acquistare un nuovo Mac o un iPad Pro si trova di fronte a un bivio: scegliere subito un modello M4, ancora estremamente valido, o attendere poche settimane per entrare nella nuova era M5. Una cosa è certa: Cupertino ha già acceso il conto alla rovescia.

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