Apple contro il suo zoccolo duro

I tagli dei prezzi colpiscono i fedelissimi.

L’ennesima invenzione di Steve Jobs lascia l’amaro in bocca a molti fan della Mela. Nulla da dire sull’iPod Touch, ma qualche perplessità desta quel taglio di prezzo con garanzia di price protection solo per chi ha acquistato l’iPhone nelle ultime due settimane.

In questo modo Apple si dimostra particolarmente insensibile nei confronti di chi, fedelissimo al marchio della Mela mozzicata, ha dormito davanti ai negozi per riuscire ad avere subito il prezioso cellulare.

A essere preso in giro, infatti, è proprio lo zoccolo duro della clientela, chi ha sempre seguito Apple anche nei momenti più duri non cedendo mai al fascino di un normale pc.

Ma a Steve Jobs questo non interessa. Hai comprato l’iPhone il 30 giugno?
Problemi tuoi, dice.
 La prossima volta aspetta, visto che in molti all’epoca sostenevano che il prezzo era troppo alto.

E poi c’è chi ha acquistato solo un mese fa un iPod da 30 Gb a un buon prezzo.
Oggi, a trenta giorni di distanza, con gli stessi soldi si comprava un apparecchio con 50 Gb in più.

Una volta tanto la cattivissima Microsoft può dare lezioni. Quando Xbox, a un mese di distanza dal lancio sul mercato decise di abbassare drasticamente il prezzo, preparò un omaggio per gli incauti acquirenti.

Gli unici che possono essere un filo più contenti sono gli utenti europei. Questa volta sono stati gli americani a beccarsi la fregatura che li toccherà solo parzialmente.
Gli europei, infatti, grazie alla politica di Apple e di molti altri vendor It, pagano i prodotti con un cambio che di solito prevede un dollaro per un euro.

Almeno stavolta risparmieranno dei soldi.

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