Apparso il primo virus in grado d’infettare i sistemi Linux

I produttori di software anti virus hanno segnalato l’arrivo del primo virus informatico in grado d’infettare le applicazioni che risiedono sia su sistemi Linux, sia su sistemi Microsoft Windows. Il nuovo virus mostra, comunque, un basso rischio e vale …

I produttori di software anti virus hanno segnalato l’arrivo del
primo virus informatico in grado d’infettare le applicazioni che
risiedono sia su sistemi Linux, sia su sistemi Microsoft Windows. Il
nuovo virus mostra, comunque, un basso rischio e vale più per la
caratteristica d’estendersi su entrambe le piattaforme che per i
danni che è in grado di causare. Il virus, che è conosciuto con vari
nomi come, W32.Winux, Linux.Peelf.2132, Linux.Winux, W32/Lindore,
viene trasmesso per mezzo di eseguibili Linux o Windows. Quando
un’applicazione infettata dal virus viene eseguita, attiva il virus
che inizierà a infettare gli altri file presenti nella stessa
directory o in quelle adiacenti. L’origine del nuovo virus, in base a
quanto ha dichiarato il venditore di software anti virus Central
Command, dovrebbe essere la Repubblica Ceca. Central Command ha
diramato un comunicato, con il quale annuncia che è già disponibile
l’aggiornamento che consente al proprio software Avx d’intercettare
il nuovo virus. Secondo André Post, ricercatore senior presso il
centro anti virus di Symantec anti-virus, il nuovo virus rappresenta
più che altro una prova d’abilità più che un rischio concreto. In
ogni caso, anche Symantec sta lavorando per aggiornare il proprio
software di scansione per metterlo in grado d’intercettare il virus.
Poiché la virulenza di Winux sembra piuttosto ridotta, la possibilità
che riesca a raggiungere un server Linux è remota. Secondo Steve
Gottwals di F-Secure, Linux sta guadagnandosi giorno dopo giorno
ampie fette di mercato e questo lo porterà velocemente a diventare
una preda ambita per i programmatori di virus informatici.
Considerando quindi il fatto che la strada è stata ormai tracciata e
che la stupidità dei cosiddetti ‘programmatori’ di virus sembra non
conoscere limiti, c’è da aspettarsi nell’immediato futuro un
incremento degli attacchi verso le piattaforme Linux.

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