Anche Novell taglia

Volera non vola e Novell riduce il personale dopo il rosso in bilancio.

Novell ha registrato una perdita operativa nel secondo trimestre dell’anno e annuncia un piano che prevede il taglio del 5% della forza lavoro. La perdita ammonta a oltre 151 milioni di dollari (48 centesimi per azione) ed è legata al cattivo andamento delle vendite e a un onere straordinario di 142 milioni di dollari in investimenti in partecipazioni (tra cui 100 milioni spesi per la società di consulenza MarchFirst, recentemente fallita). Non considerando questa somma, la perdita si ridurrebbe a 3 centesimi di dollaro per azione, contro i 3 centesimi di profitto calcolati in precedenza dagli analisti. Nello stesso periodo di un anno fa, Novell registrava un utile netto di 31 milioni di dollari (ma con l’aiuto di un utile straordinario dovuto all’incasso di alcuni diritti). Oggi i fatturati subiscono un calo del 20%, passando dai 302 milioni di dollari di un anno fa ai 240,7 milioni dell’ultima trimestrale. Novell ha subito dichiarato che entro la fine del mese licenzierà il 5% di uno staff che ammonta a 5.200 dipendenti a tempo pieno e a contratto. Un altro segno molto negativo è la crescente evidenza del fallimento di un’altra iniziativa: lo spin-off di alcune attività di sviluppo nel segmento delle soluzioni di caching in Volera. L’azienda avrebbe dovuto rappresentare una boccata d’ossigeno per Novell, ma fino a oggi ha dimostrato di essere un autentico flop. Lanciata tre mesi fa con l’investimento di oltre 80 milioni di dollari da parte di Novell, Nortel e Accenture, Volera avrebbe guadagnato appena 2 milioni di dollari dalla commercializzazione della piattaforma di caching Excelerator. Compaq ha smesso di vendere i prodotti Volera per passare a quelli del concorrente Inktomi e, due settimane, fa il responsabile delle vendite internazionali, Robert Page, è stato licenziato insieme a circa il 13% dei 175 dipendenti.

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