Aderisce al progetto Yahoo-Internet Archive, più tutelativo rispetto al copyright, con un impegno per 150.000 libri il primo anno.
Anche Microsoft ha deciso di entrare nell’arena della digitalizzazione dei
libri, seguendo il percorso già intrapreso da Yahoo, e dunque aderendo un
progetto sponsorizzato da Internet Archive.
Si tratta di un approccio più
morbido rispetto a quello di Google, che in questo stesso periodo sta
affrontando una serie di dispute legali sorte in seguito agli annunciati
profetti di digitalizzazione di parte delle collezioni disponibili presso le
biblioteche delle università di Harvard, Stanford, Oxford e del Michigan.
Le
controversie legali vedono opposte a Google sia l’associazione degli autori, sia
quella degli editori, e la società ha in questo momento il suo bell’impegno a
dimostrare la non violazione di alcun diritto d’autore.
Il progetto
Yahoo-Internet Archive, gestito da Open Content Alliance, invece, tradurrà in
formato digitale solo testi di pubblico dominio, eccetto quelli per i quali il
titolare del diritto d’autore ha dato il permesso esplicito.
Il progetto,
inoltre, prevede la realizzazione di un indice di tutte le opere disponibili in
forma digitale ricercabili con qualsiasi motore di ricerca, laddove il progetto
di Google prevede un’indicizzazione limitata al suo stesso motore di
ricerca.
Microsoft, che ha dunque deciso di prendere parte all’iniziativa
promossa da Yahoo, pagherà per il primo anno qualcosa come 5 milioni di dollari,
che corrispondono alla digitalizzazione di circa 150.000 libri.
L’anno
prossimo, Microsoft lancerà poi il servizio Msn Book Search, con un business
model che potrebbe comprendere sia il pay per page, sia formule diverse di
abbonamento, sia l’advertising, sia ancora la vendita di
e-book.





