Alpha, servizi, Altavista. Le prime aree di cambiamento nella nuova Compaq

“Il “”day after”” le dimissioni di Eckhard Pfeiffer da ruolo di Ceo, si intrecciano le ipotesi sulla direzione che prendera da subito l’azienda, inattesa di nominare il successore.”

Superato l’effetto-sorpresa dell’addio a Eckhard Pfeiffer come Ceo di
Compaq, già si guarda al futuro della società, temporaneamente guidata d
a
una troika di executive, capitanata dal veterano e cofondatore Ben Rosen.
Già previsto dai piani di sviluppo, ci sarà senz’altro un rafforzamento
degli sviluppi attorno alla piattaforma Alpha, come asse strategico per il
mondo enterprise così fortemente cercato durante l’ultimo Innovate Forum d
i
Houston. In estate, saranno rilasciati i primi server Alpha capaci di
condividere una comune architettura di componenti-base e system management
con l’esistente gamma di prodotti Intel-based ProLiant. Il nome in codice
è
Wildfire e si rivolgerà evidentemente alle aziende con ambienti ed esigenz
e
misti. Sono previsti modelli a due e quattro vie. In seguito lo sforzo si
sposterà verso i data center, con altre macchine Wildfire a 16, 32 e 64
vie, fino ad arrivare a 120. Qui sarà montato il processore Alpha Ev67, a
800 MHz di partenza.
Inizialmente, su questi prodotti sarà supportato il sistema operativo Tru6
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Unix, da poco disponibile nella versione 5.0. Con l’avvento dell’Ev67, sar
à
consentita la gestione di Os multipli sullo stesso sistema. Compaq farà us
o
della tecnologia di partizione multiprocessing originariamente sviluppata
per OpenVms, in modo da consentire di consolidare vari pc server, facendo
girare multiple copie di Windows 2000, Linux o Tru64 Unix sullo stesso
sistema.
Su attendono anche novità sul fronte Altavista. Dopo lo spinoff, deciso in
gennaio, l’azienda non ha saputo articolare una precisa strategia Web, che
facesse leva su questa mossa, nonostante le recenti acquisizioni di
Shopping.com e Zip. Ora, con la dipartita di Pfeiffer, gli analisti si
attendono cambiamenti, non escludendo la possibile vendita. Fra l’altro,
nei giorni scorsi è stato deciso di vendere spazi pubblicitari privilegiat
i
che accompagnano gli esiti di una ricerca sul Web, sollevando qualche
dubbio sull’obiettività delle future operazioni di search che si
effettueranno attraverso il motore. Con problemi urgenti, come il
raddrizzamento del core business, l’integrazione di Digital e la ricucitura
dei rapporti con il canale per i pc, l’attenzione su un portal che appare
più debole dei vari America On Line, Yahoo o Microsoft, può apparire pi
ù un
ingombro che un’opportunità.
Gli analisti hanno riservato alla gestione Pfeiffer qualche critica anche
nel campo dei servizi, che non sembrano essere stati profittevoli come
nelle previsioni. L’unità appare forte, con il proprio organico di oltre
30mila specialisti, in buona parte ereditati da Digital, ma le performance
di concorrenti come Ibm o Hp semvrano al momento migliori. In particolare,
Compaq sembra non possedere ancora un marchio riconosciuto in quest’area,
mentre i competitor, muovendosi fra e-business ed e-commerce, hanno fatto
di meglio. Al mix di prodotti che si è creato dal merge con Digital, non
è
ancora propriamente seguita una pari integrazione a livello di servizi.
Mosse come quella recente del programma Pc Lifecycle Solutions, sembrano
andare nella direzione giusta.
Nei primi commenti, Ben Rosen ha posto l’accento sullma necessità di
coordinare meglio i vari elementi che compongono l’offerta Compaq per il
mondo dell’Internet computing. I servizi, il motore o l’attività consumer
in sé sono elementi di forza, ma le parti devono anche formare un buon
insieme. Rosen non ha dettagliato come preocederà l’integrazione, ma ha
promesso uno sforzo superiore rispetto al passato. Il manager ha anche
ribadito la necessità di velocizzare il processo di decision-making.

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