Lo dice un’indagine di Fujitsu Siemens
La società di ricerche tedesca Tns Infratest, del gruppo Tns, ha condotto un sondaggio per conto di Fujitsu Siemens Computers, su 154 decisori Ict di piccole e medie aziende inglesi e tedesche tra 100 e 500 dipendenti, per conoscere la loro situazione in fatto di sistemi storage nearline.
Dai risultati è emerso che le imprese continuano a fare affidamento sulla tecnologia di storage a nastro e che ciò è principalmente dovuto al fatto che tale sistema è ritenuto un mezzo più conveniente per archiviare dati utilizzati di rado. Risulta che gli utenti preferiscono i drive Lto-3 ai drive Dat. E un altro fattore di scelta è dato dal numero di slot disponibili per le cartucce.
Anche sulla scorta dell’esito dell’indagine, Fsc ha rilasciato la seconda generazione di sistemi a nastro magnetico FibreCat Tx24 e Tx48, che sono stati sviluppati con un’attenzione maggiore all’ecocompatibilità. Secondo Fsc salvare dati su nastro è in genere più efficiente dal punto di vista energetico rispetto al salvataggio su hard disk e questo perché non sono impiegate quantità di energia rilevanti, se non nel caso in cui i dati vengano letti o scritti sul nastro. Nella progettazione dei nuovi FibreCat, pertanto, Fsc si è focalizzata sul contenimento dei consumi energetici in fase di funzionamento, sull’uso di materiali eco-compatibili e sulla scalabilità.
La società ritiene, infatti, che nonostante il nastro sia già un supporto storage efficiente sul fronte energetico, molte componenti presenti in una tape library possano essere ancora ottimizzate in termini di consumo di energia elettrica ed ecocompatibilità.
Nei nuovi modelli, assicura Fsc, la ventola funziona solo in caso di reale necessità, e i motori dei robot sono stati progettati per consumare il meno possibile. La società utilizza materiali riciclabili e applica le normative europee RoHs, che limitano l’impiego di sostanze ritenute nocive nelle attrezzature elettriche ed elettroniche.
Il FibreCat Tx24 S2 occupa due unità di altezza standard in un rack da 19 pollici e sono in grado di archiviare senza intervento umano fino a un massimo di cinque settimane di dati con 24 cartucce. Il Tx48 S2 offre invece fino a 48 slot per cartucce. Con una base di partenza di 24 slot, i restanti 24 possono essere attivati con una licenza software fornita via Internet. Per entrambi i modelli il cambio automatico del nastro elimina l’errore umano dovuto al caricamento manuale dei nastri e riduce il tempo per l’archiviazione dei dati. Possono essere gestiti in remoto con un’interfaccia Web.





