Al ritorno dalla convention di Cisco

Parlano i partner. Un distributore – AlgolProducts – e un system integrator – Tecnonet. Mentre Data Dimension si porta a casa delle belle nomination

«L’atmosfera che si vive è molto positiva. C’è grande
aspettativa su Cisco. Ho parlato anche con i rivenditori e anche loro si attendono
qualcosa di importante in termini di tecnologia. E anche l’offerta in ambito
Nas potrebbe dare una svolta»
. A parlare così è Mike
Tussis
, alle redini di quella che a poco a poco si sta trasformando
in una nuova esperienza sulle ceneri di AlgolProducts. Al summit di Cisco, Tussis
non poteva mancare, perché questo vendor è e rimane fondamentale
per il distributore italiano. Così Tussis apprezza diverse iniziative
messe sul piatto. Altre le vuole approfondire meglio. è, comunque, molto
soddisfatto della parte finanziaria. «È la prima volta che
sento parlare di Cisco e di investimenti finanziari a 30/60 giorni. Per me questo
è veramente positivo. Anche perché potrebbe esserci spazio per
una copertura del magazzino. Di sicuro, però, c’è bisogno di flessibilità.
Molto di più di quella che ha attuato fino a oggi in relazione a una
realtà come quella italiana».


«C’è fermento sull’Ip phone e in quest’ambito sentiamo Cisco
molto vicina a quanto ha bisogno il mercato e a quanto abbiamo bisogno noi»
.
Invece, giusto per capire cosa cerca il mercato oggi, «di sicurezza
e di wireless se ne parla tanto, ma i clienti sono poco interessati»
.
Queste parole le si devono a Giampiero Bianchi, direttore marketing
di Tecnonet che è un habitué delle convention di Cisco. Ci viene
perché «è una delle poche occasioni per poter incontrare
tutti gli executive senza avere problemi»
. Di una cosa è convinto,
comunque, che da quando Cisco ha introdotto i rebate si lavora bene. Anzi, meglio.
Al partner summit di Vancouver una ventina di partner italiani tenevano ben
alta la bandiera dell’Italia. Su tutti svettava Dimension Data che si è
portata a casa un bel po’ di award (ma non è stata la sola italiana),
segno che la presenza di questo operatore esce dai confini nazionali. «Ho
visto i dati e la country italiana di Cisco va molto bene»
commenta
Bianchi riferendosi alla crescita del 23% ottenuta lo scorso anno fiscale. Ma
Bianchi lo sa: «Non tutto quello che viene annunciato in queste convention
poi viene declinato per noi partner italiani»
(vedi anche articolo
su Computer Dealer&Var n.140). Il che potrebbe in un certo senso
essere anche una garanzia.

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