Al debutto Volunia, il social engine tricolore

Debutta oggi l’iniziativa di Massimo Marchiori, professore associato presso l’Università degli Studi di Padova: un motore di ricerca “di terza generazione” che affonda le sue radici nell’aspetto “social”.

Stando a quanto riportato sul sito del progetto, Volunia dovrebbe debuttare ufficialmente oggi proponendosi come un nuovo innovativo motore di ricerca fruibile da tutti gli utenti. Il nome che c’è dietro all’iniziativa è quello di Massimo Marchiori, professore associato presso l’Università degli Studi di Padova, che per quanti non lo sapessero può essere considerato come “il padre” di Google o, quanto meno, dell’algoritmo “Pagerank” che ne ha velocemente decretato il successo planetario.

Secondo il docente accademico, il suo Volunia sarebbe considerabile come un motore di ricerca “di terza generazione” che affonda le sue radici nell’aspetto “social”. Google sta lavorando per tessere una tela tra il motore di ricerca vero e proprio ed il suo social network “Plus” (ne è un esempio la discussa funzionalità “Search Your World“) ed, in generale, com’è accaduto anche nel caso di Microsoft Bing, l’intento è quello di attingere anche alle informazioni scambiate attraverso le reti sociali per comporre pagine Serp più pertinenti.

Nel caso di Volunia, la stella polare che sembra aver guidato lo sviluppo della piattaforma è proprio la dimensione sociale che, secondo l’autore del progetto, deve emergere anche dal motore di ricerca. Ecco quindi che Volunia offrirà un quadro degli spostamenti delle persone all’interno di un sito web fornendo uno spaccato estremamente dettagliato su ciò che stanno facendo gli utenti e sugli argomenti che via a via destano maggiore interesse. Chi usa Volunia potrà colloquiare in tempo reale con persone sconosciute, collegatesi da tutto il mondo, che però condividono gli stessi interessi. La novità proposta da Marchiori insieme col suo team è quindi di quelle che “potrebbero fare il botto” stimolando anche il palato dei soggetti che utilizzano la Rete per fare business e, quindi, trarre profitto. Potersi interfacciare in modo diretto con i propri lettori, senza registrazioni, con la possibilità di raggiungere – attraverso il motore di ricerca – un numero infinito di utenti potrebbe essere una risorsa di valore inestimabile. E quei 2 milioni di euro di capitale privato iniziale investiti dal “socio” di Marchiori, Mariano Pireddu, potrebbero ben presto iniziare a “fruttare”.

Le premesse per il successo dell’iniziativa Marchiori-Pireddu sembrano esservi tutte: lo stesso nome del motore di ricerca, che a molti è sembrato piuttosto cacofonico, contiene il seme di un’idea italiana di successo: “VOL” (Video On Line) uno dei primi provider Internet italiani, nato a Cagliari nel 1993 per volontà dell’imprenditore Niki Grauso, che tanto interesse destò anche oltre i confini nazionali (basti citare l’attenzione di Nicholas Negroponte, direttore famoso centro di ricerche MediaLab al Massachusetts Institute of Technology, che volle firmare un contratto di ricerca con Video On Line).

Lo slogan che campeggia da alcune settimane sulla home page di Volunia” è “seek & meet” ossia “cerca ed incontra“: oggi si comprende meglio il significato. Una vera e propria “mappa navigabile” guida l’utente nei meandri di un sito web estraendo, contemporaneamente, le opinioni e le attività dei visitatori. Il web, nella visione di Marchiori, è destinato a diventare un’unica piazza dove chiunque può incontrare chiunque, senza alcun tipo di barriera e senza dover necessariamente passare per i filtri e gli strumenti dei vari siti Internet. L’informazione, così, non viene prodotta solo dai gestori dei singoli siti web ma anche e soprattutto da coloro che visitano quelle pagine. Non si tratta però nemmeno di “scavalcare” chi amministrare un sito Internet: è ovvio che chi produce contenuti ha e continuerà ad avere massima voce in capitolo. A tal proposito, uno speciale widget permetterà di mantenere un dialogo vivo tra i webmaster ed i lettori.

A questo punto, si dovrà capire se Volunia ha le carte in regola per essere un progetto di successo sul lungo periodo. Che tipo di comunità riuscirà a produrre il motore di ricerca? Quanto solidi saranno i legami che verranno a crearsi tra gli utenti? L’informazione sarà “leggi e fuggi” oppure Volunia si mostrerà dotato di un collante forte?
L’idea è che comunque Volunia, per stessa ammissione dei suoi creatori, sia un progetto in divenire: non un punto di arrivo, insomma, ma un motore di ricerca innovativo, basato su un’idea certamente più che interessante.

Le aspettative, comunque, sono grandi: “Volunia” non può essere un semplice esercizio di stile. L’ideatore, Marchiori, è lo stesso che nel 1997 ha plasmato “Hyper Search“, motore di ricerca che ha aperto la strada ai motori di seconda generazione, in particolare a Google che di fatto ne ha utilizzato l’idea per l’algoritmo Pagerank. Quindici anni fa, infatti, a Santa Clara (USA), in occasione della sesta conferenza internazionale del World Wide Web, l’italiano Marchiori presentò il suo motore di ricerca Hyper Search mandando in visibilio la platea. Fu proprio la sua “creatura” a fornire, ad ogni ricerca, i risultati più pertinenti possibile, cosa che ad esempio all’epoca non riusciva ad Excite. Solo successivamente Google fece propria l’innovazione di Marchiori utilizzandola per diventare il colosso che oggi conosciamo. Ora Marchiori, classe 1970, sembra determinato a rimescolare le carte mostrando come sia ancora possibile innovare nel settore del “web searching” facendo notare come le selezioni compiute dall’algoritmo di Google non possano essere neutrali e che si possa e si debba compiere un ulteriore passo avanti.

La home page di Volunia è raggiungibile facendo riferimento a questo link.

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