Le disposizioni per l’Agenda digitale e le start up sono in dirittura d’arrivo. Ipotizziamo una metrica?
Girano in rete anticipazioni dell’imminente dispositivo dal nome completo “Disposizioni urgenti per l’Agenda digitale italiana e le start up innovative e ulteriori disposizioni per la crescita e lo sviluppo del Paese”. Ovviamente per qualsiasi commento definitivo bisognerà attendere perlomeno la versione approvata, se non il successivo iter: la complessità è enorme, dato che il dispositivo si articola su 115 pagine.
Nonostante dimensioni e complessità, ci siamo chiesti se ne fosse misurabile l’impatto complessivo. Tra varie ipotesi abbiamo stabilito che il calendario di tutti i nuovi adempimenti potesse aiutare la valutazione. Sono 13 eventi, che vi proponiamo in due categorie: quelli con una data certa e quelli apparentemente lasciati al libero arbitrio, almeno per ora. Nove di questi eventi speriamo si verifichino da adesso a fine marzo 2013. Assegnando l’11% per ciascun esito positivo, potremmo grossolanamente valutare il risultato.
Noi vogliamo immaginare che l’ottobre al quale si fa riferimento nel testo sia quello del 2012, quindi non iniziamo da gennaio bensì proprio da ottobre.
Un semestre d’oro
Entro fine ottobre il Governo presenta alle Commissioni parlamentari competenti una relazione comprendente conformità europea, attuazione delle leggi per l’incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali e segnalazioni/pareri dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Agenda digitale, Art. 1 (Attuazione dell’Agenda digitale italiana), punto 3
Entro fine ottobre il Governo presenta alle Camere il disegno di legge annuale per l’incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali.
Agenda digitale, Art. 1 (Attuazione dell’Agenda digitale italiana), punto 4
Entro fine gennaio l’Agenzia per l’Italia digitale predispone il rapporto annuale sull’attuazione del piano nazionale, avvalendosi del sistema di monitoraggio (ancora da indicare nella bozza in nostro possesso).
Comunità intelligenti, Art.39 (Architetture informative per le comunità intelligenti), punto 2b
Entro fine febbraio l’Agenzia per l’Italia digitale trasmette un’Agenda nazionale in cui definisce contenuti e gli obiettivi delle politiche di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico.
Dati di tipo aperto, Art.17 (Accesso telematico e riutilizzazione dei dati e documenti delle pubbliche amministrazioni) punto 6
Entro fine febbraio l’Agenzia per l’Italia digitale trasmette un rapporto annuale sullo stato del processo di valorizzazione in Italia.
Dati di tipo aperto, Art.17 (Accesso telematico e riutilizzazione dei dati e documenti delle pubbliche amministrazioni) punto 6
Entro fine febbraio l’Agenzia per l’Italia digitale predispone annualmente il Piano nazionale delle comunità intelligenti-Pnci e lo trasmette al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato per l’innovazione.
Comunità intelligenti, Art.39 (Architetture informative per le comunità intelligenti), punto 2a
Entro fine marzo il Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato per l’innovazione lo approva.
Comunità intelligenti, Art.39 (Architetture informative per le comunità intelligenti), punto 2a
Entro fine marzo le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 pubblicano nel proprio sito web (…) gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente.
Dati di tipo aperto, Art.18 (Accessibilità), punto 4
Entro il primo marzo (ma a partire dal 2014) il Ministro dello sviluppo economico presenta una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni contenute nel presente Titolo, indicando in particolare l’impatto sulla crescita e l’occupazione e formulando una valutazione comparata dei benefici per il sistema economico nazionale in relazione agli oneri derivanti dalle stesse disposizioni, anche ai fini di eventuali modifiche normative.
Nascita e sviluppo di start-up, Art. 61 (Pubblicità e valutazione dell’impatto delle misure), punto 4
Eventi da calendarizzare
Altri tre momenti sono descritti ma lasciati senza alcuna scadenza.
L’Agenzia per l’Italia digitale definisce e aggiorna annualmente le linee guida nazionali che individuano gli standard tecnici.
Dati di tipo aperto, Art.17 (Accesso telematico e riutilizzazione dei dati e documenti delle pubbliche amministrazioni) punto 7
Il Ministro delegato per l’innovazione tecnologica riferisce annualmente al Parlamento sullo stato di attuazione delle disposizioni del presente articolo 17.
Dati di tipo aperto, Art.17 (Accesso telematico e riutilizzazione dei dati e documenti delle pubbliche amministrazioni) punto 8
I temi di ricerca, le aree tecnologiche ed i requisiti di domanda pubblica da collegare e promuovere in relazione alla realizzazione dell’Agenda Digitale Italiana, sono indicati di intesa tra il Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell’istruzione, università e ricerca.
Sostegno alla ricerca e all’innovazione, Art .36 (Grandi progetti di ricerca e innovazione) punto 3
Altri stakeholder
Speriamo che in questa forma la pianificazione possa essere utile ad interessati e coinvolti. Della seconda categoria fan parte tutte le componenti della Pa possibili ed immaginabili, l’Agenzia per l’Italia digitale con relativa Cabina di regia per l’attuazione dell’Agenda digitale, garanti vari, Consip, Sogei; Consob; Ice; Istat; Desk Italia (Sportello unico per l’attrazione degli investimenti esteri) e naturalmente il Comitato tecnico delle Comunità intelligenti. Della prima facciamo invece parte noi tutti.





