Adsl: se l’infrastruttura non ce la fa più

L’Internet italiana non va. Colpa dei virus o di reti ormai inadeguate?

L’Internet italiana è in ginocchio, scrivono i quotidiani, mentre a Milano
il Policlinico, una delle strutture ospedaliere più importanti della città, ha
visto andare fuori uso i suoi pc.

Colpa dei virus hanno detto subito in
molti con una prontezza che forse è andata a scapito della verità come nel caso,
ben più tragico della tragedia di Erba.

Infatti, mentre per il
Policlinico non è ancora chiaro cosa possa essere successo, la tesi dei virus
che hanno sovraccaricato la rete sta lentamente perdendo consistenza.


Sullo sfondo s’avanza l’ipotesi che l’Adsl in certe tratte abbia
sovraccaricato la rete.

Un’ipotesi per nulla fantascientifica visto che
poco tempo fa Maurizio Decina, docente del Politecnico aveva dichiarato che
Le vecchie reti telefoniche nazionali basate sul classico doppino in rame
lungo sono giunte al limite. A 24 mesi da oggi non sarà più possibile installare
altri modem Adsl. Il limite è il 60% delle linee telefoniche, oltre le quali
scatta un effetto interferenza chiamato diafonia
”.

Un allarme che
forse difetta solo della previsione.
Vista la situazione di questi giorni 24
mesi possono essere anche troppi e, se non si accertano con sicurezza le cause
della disfunzione della rete, l’Italia rischia di allungare la lista dei
problemi con le infrastrutture.

La Tav può essere importante, è vitale
risolvere il problema della Milano-Venezia sempre intasata, ma non ci possiamo
proprio permettere di non fare funzionare anche le autostrade elettroniche. Già
buona parte del paese soffre di digital divide se poi quelli che già utilizzano
l’Adsl iniziano a navigare a singhiozzo stiamo freschi.

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