Addio vecchia e-mail benvenuto wiki

Paul Daugherty, Chief technology officer di Accenture, è convinto che tra una decina d’anni la posta elettronica sarà soppiantata dai nuovi strumenti di collaborazione del Web 2.0

Il Cio, sempre più “strattonato” da Ceo e Cfo, finisce per investire poco in innovazione. Impiegati e manager adoperano, in ufficio, tecnologie a dir poco “giurassiche” rispetto a quelle di uso quotidiano a casa e nel tempo libero. Ecco perché, sempre più spesso, sono loro stessi i fautori del cambiamento It in azienda, introducendo autonomamente tecnologie che la loro organizzazione non è ancora in grado di supportare. Questo, in summa, è quanto emerge da uno studio di Accenture, battezzato Executive High Performance It 2008, pubblicato di recente. La ricerca era tesa a sondare il campo dei rapporti tra le aziende più o meno dinamiche e la tecnologia informatica. Panel dell’indagine, circa 700 Cio di 22 paesi.

«L’It è sempre più complessa e complicata da gestire – spiega a Lineaedp Paul Daugherty, Chief technology architect di Accenture – e i Cio non riescono a districarsi tra le varie tecnologie disponibili. Inoltre, non sanno più dove indirizzare gli investimenti e finiscono per dedicare molte risorse alla manutenzione e poche all’innovazione». Lo studio di Accenture mette in luce come amministratori delegati e responsabili dei sistemi informativi, pressati quotidianamente dai responsabili finanziari, in realtà stiano implementando solo superficialmente i sistemi It. «La scarsa propensione all’innovazione – sostiene Daugherty – è una triste realtà in molti paesi. I Cio, infatti, devono scegliere se offrire soluzioni uniche a una clientela con un’alta conoscenza informatica oppure contenere i costi a breve termine, per incontrare i favori del Cfo e, spesso, finiscono per sposare la seconda opzione». Lo studio ha anche evidenziato che l’esperienza personale dell’utente ha implicazioni notevoli sulla diffusione dell’informatica nel lavoro quotidiano. «La tecnologia nelle case dei consumatori sta avanzando più velocemente di quella utilizzata in azienda – prosegue -. Ecco perché gli impiegati sono sempre più frustrati dall’inadeguatezza degli strumenti che si trovano a impiegare quotidianamente per il proprio lavoro. Questo fa sì che siano i lavoratori stessi a introdurre le loro tecnologie personali in ufficio, anche se la loro organizzazione ancora non è in grado di supportarle».

Le tendenze di massima delineate dallo studio non valgono, però, per le aziende che Accenture definisce “high performer”, ovvero le realtà più lungimiranti dei settori bancario e delle telecom, che già utilizzano quotidianamente strumenti di collaborazione quali wiki (ovvero siti Web o collezione di documenti ipertestuali i cui contenuti sono sviluppati e aggiornati da tutti coloro che ne hanno accesso) e corporate blog. «Credo che la posta elettronica sia, oggi, sovrautilizzata – chiarisce -. È, infatti, la spina dorsale di molti processi aziendali. Non sarà più così tra una decina d’anni, quando wiki e strumenti di collaborazione tipici del Web 2.0 di fatto la soppianteranno». «Anche in Italia – conferma Massimo Mentrasti, partner di Accenture – iniziamo a vedere alcune sperimentazioni concrete in questo senso. Ne sono un esempio alcuni prototipi di eventi di marketing organizzati su Second Life, così come i diversi corporate blog nati negli ultimi mesi. Tutti strumenti che, peraltro, noi utilizziamo quotidianamente».

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