Subito dopo l’annuncio dell’acquisizione, Gateway ha esercitato il diritto di veto che le consentiva di impedire la vendita di Packard Bell a terzi, escludendo dai giochi Lenovo e lasciando via libera alla società taiwanese
Mossa decisamente astuta quella di Acer di acquisire
Gateway. Oltre all’indiscusso vantaggio di conquistare share di mercato in
territorio statunitense e scavalcare Lenovo nel ranking mondiale, la società
taiwanese è indirettamente venuta in possesso della possibilità di comprare
anche Packard Bell, che era nelle mire proprio di Lenovo. Quest’ultima pensava
infatti di ottenere una presenza ben più rilevante a livello europeo proprio
attraverso l’acquisizione di Packard Bell. Invece Acer ha scombinato le carte in
tavola.
Nel 2004, acquistando il marchio eMachines da John Hui, azionista di
riferimento di Packard Bell Holding (società che controlla Packard Bell),
Gateway aveva ottenuto il diritto di veto nei confronti della vendita della
stessa Packard Bell a terzi. Definiti i termini dell’acquisizione da parte di
Acer, Gateway ha immediatamente dichiarato di voler esercitare tale diritto su
Packard Bell Holding, escludendo così Lenovo dalla competizione e lasciando via
libera ad Acer, che, tramite il suo chiarman Jt Wang ha già fatto sapere che
acquisirà anche Packard Bell. A riguardo Wang ha detto che è già stato trovato
un accordo sul prezzo, ma non ha rivelato alcun dettaglio.
L’obiettivo dichiarato di questo nuovo merge è rafforzare la presenza a
livello europeo, togliendo evidentemente un’importante opportunità a Lenovo di
espansione nel Vecchio Continente.





