A cosa serve il programma “svchost.exe”?

Sul mio PC capita spesso che, dando uno sguardo alla Gestione attività in momenti di lentezza generale, siano in esecuzione l’antivirus o un processo “svchost.exe”, che a volte è addirittura presente in copie multiple. Mentre è pos …

Sul mio PC capita spesso che, dando uno
sguardo alla Gestione attività in momenti di lentezza generale, siano in
esecuzione l’antivirus o un processo “svchost.exe”, che a volte è
addirittura presente in copie multiple. Mentre è possibile agire sull’antivirus
per sospendere o annullare una scansione in corso, nel caso di svchost non è
chiaro che cosa stia facendo il processo e nemmeno l’amministratore del
computer ha il permesso di terminarlo. Come si fa a essere certi che non si
tratti di una situazione anomala o di un processo infettato da un virus?

Il processo svchost, la cui presenza in
esecuzione anche in copie multiple è da considerarsi del tutto fisiologica in
Windows, non è un processo lanciato dall’utente ma un processo di sistema e in
quanto tale è visibile nella scheda Processi di Gestione attività solo se si
attiva l’opzione “Mostra i processi
di tutti gli utenti
“. Appariranno allora una o più copie di svchost,
alcune delle quali potrebbero assorbire una quota considerevole della potenza di
calcolo della macchina.

Svchost è un contenitore che Windows
utilizza per eseguire programmi confezionati sotto forma di librerie dinamiche
(DLL) che, in quanto tali, non potrebbero funzionare in modo autonomo ma
soltanto all’interno di un processo.

Si tratta di programmi con le finalità più
disparate: per lo più servizi di rete, ma anche supporto per il plug and play
delle periferiche, gestione alimentazione, audio, cache del disco, rilevamento
problemi di compatibilità dei programmi installati, autenticazione, gestione
certificati digitali e molto altro.

La scelta di confezionare questi programmi
come DLL è stata fatta per renderli utilizzabili in modo condiviso da più
programmi diversi risparmiando spazio su disco e in memoria, ma di conseguenza
è nata la necessità per lo stesso Windows di poter disporre un metodo standard
per eseguirli: appunto, il “contenitore” svchost. La quota di CPU
consumata da svchost quindi dipende non dal processo in sè, ma da quali servizi
vengono fatti eseguire al suo interno. Informazione non evidente nella Gestione
attività. In Windows 7 è però stata aggiunta una funzione apposita:
selezionando una istanza svchost.exe nella scheda Processi, il menu contestuale
include una voce per passare alla scheda Servizi dove saranno evidenziati
quelli che fanno capo all’istanza svchost da cui si è partiti. In alternativa
si può aprire una finestra di Prompt dei comandi e lanciare il comando tasklist
/svc, che elenca tutti i processi del sistema e, per quelli che ospitano
servizi (è il caso appunto di svchost.exe), ne mostra l’elenco. Anche la nota
utility Process Explorer consente di “indagare” su un svchost.exe
semplicemente facendo un doppio clic e scegliendo la scheda Services dalla
finestra che appare.

La soluzione più facile in assoluto è però
quella di utilizzare un programma diagnostico specifico come “svchost viewer” che, su XP
Service Pack 2, Vista o Seven, fornisce l’elenco delle copie in esecuzione di
svchost e per ciascuna di esse svela, oltre alla memoria impiegata e ad altre
informazioni generali, quali sono le operazioni a cui è deputata, con dovizia
di spiegazioni (in inglese).

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