Pixar, modello di innovazione

Ernesto Ciorra spiega i limiti dei guru in azienda e l’importanza dell’organizzazione

“Più che l’innovazione in molte aziende italiane è più facile trovare l’innovatore”. Ernesto Ciorra, di Ars et Inventio società di consulenza specializzata in innovazione, sintetizza così la situazione delle imprese italiane dove la figura dell’artista prevale sull’organizzazione aziendale. Gli esempi non mancano: nel campo della moda, per esempio, ci sono stati grandi innovatori che hanno creato però società guru-centriche, non un gruppo di persone che puntavano sul nuovo.


Tutto è legato al fondatore, l’unico vero creativo.


“E più forte è la capacità innovativa del guru e meno esiste un metodo in azienda”. Con il rischio che quando l’artista viene a mancare le possibilità di un flop diventano molto alte.


Nulla a che vedere con fabbriche dell’innovazione come Pixar, Google, Nokia dove esiste una squadra. Modelli da studiare e imitare dove si crea un terreno fertile per l’innovazione senza che il guru tarpi le ali alle giovani promesse intimidite dal suo carisma.


A ben vedere è il solito discorso italiano dell’incapacità di fare sistema, di creare un gruppo coeso, di non dipendere sempre dall’estro di qualcuno.


“Perché i guru impediscono al terreno intellettuale dell’azienda di creare innovazione. Sotto un grande albero non nasce mai una grande quercia”, sentenzia.


Tutto l’opposto di ciò che succede nel nuovo mondo del Web, il 2.0 dei social network dove le persone collaborano si scambiano idee seguendo, anche senza saperlo, lezioni antiche che Ciorra studia da tempo. Da Platone agli impressionisti a Stanley Kubrick, il manager è convinto che la ricetta si trovi nella storia, nei grandi del passato nelle correnti artistiche. Dall’agora dell’Atene democratica fino a quel fantastico mix di pittori, scultori e artisti vari che diede vita nella Parigi della seconda metà dell’Ottocento a una delle correnti artistiche più famose della storia.


Occorre quindi ripartire dal passato per trovare nuove strade anche in momenti difficili come questi dove l’innovazione diventa fondamentale per la sopravvivenza delle aziende.


In quante aziende italiane si ascoltano tutti, si possono fornire idee o si accettano anche quelle devianti o strampalate?, si chiede. “E invece spesso si cerca solo l’idea che sia immediatamente in grado di dare un risultato”. Monetizzabile subito.


E non bisogna rifugiarsi nelle dimensioni aziendali che impedirebbero di praticare l’innovazione. Solo pochi anni fa anche Google era una piccola azienda che è diventata grande anche grazie alla collaborazione degli utenti del motore di ricerca.


Pixar è, secondo Ciorra, il caso più interessante dal punto di vista della creazione di innovazione. La società che sfornato successi come Cars, Ratatouille e Wall-e ha ribaltato i paradigmi di Hollywood creando team di eccellenza che lavorano insieme e prevedono la contaminazione fra le diverse funzioni. “In Pixar viene ribaltato il concetto di Viene della specializzazione funzionale”. Perché l’innovazione si basa sulla distruzione dei paradigmi, sul superamento di ciò che diamo per scontato.


Per questo bisogna mettere in grado le persone di tirare fuori il meglio. Sentendosi libere di chiedere aiuto agli altri. Infatti lì succede che nelle Intranet qualcuno chieda ai colleghi se hanno un’idea rispetto a un determinato problema.


Se lo fai in Italia il rischio è che ti indichino la porta di uscita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome