Il canale ufficiale ha il vantaggio di offrire servizi e supporto ma il fenomeno è molto sentito per notebook, schede madri e memorie
Giugno 2009
«La concorrenza sui prezzi da importatori esteri – dice Alessandro Generotti, responsabile marketing e vendite di Bestit – è un fenomeno che noi sentiamo molto. Distinguiamo tra tipologie di prodotto: sugli accessori per pc (case, ventoline, mouse, case esterni per hard disk) la concorrenza è soprattutto di altri distributori ufficiali. I nostri prezzi variano ovviamente a seconda che il rivenditore o il distributore acquisti 2 o 200 pezzi. Questo per tutelare il mercato dei nostri brand e per non entrare in concorrenza con i nostri stessi clienti. Ciò vale anche per prodotti più appetibili, quali notebook, schede madri, memorie: qui la concorrenza arriva anche da canali non ufficiali, per cui capita di vedere offerte a prezzi che lasciano a bocca aperta. Ciò danneggia il mercato, eliminando il gap che ci dovrebbe essere tra distributori e rivenditori. Ci sono distributori ufficiali che, operando a livello europeo, hanno un grande potere d’acquisto e possono proporre con forti promozioni lo stesso prezzo a chi compra 500 come 5 pezzi. Ma siamo a conoscenza, nel nostro settore, di prezzi talmente bassi che: o tanti hanno deciso di vendere sotto costo, o si tratta di merce proveniente da canali paralleli. Certo è che l’acquisto fine a se stesso di merce a basso costo non può sostituire le sicurezze che si hanno acquistando tramite distributori ufficiali. Per il cliente è importante appoggiarsi a un distributore che abbia un nome riconosciuto sul mercato, con un rapporto diretto con gli uffici italiani del vendor. E che può offrire la garanzia di prodotto, assicurata dal rivenditore o dal vendor stesso, supporto marketing, commerciale, post vendita, oltre a tutta una serie di informazioni su quale prodotto acquistare in futuro e quale invece cercare di esaurire perché in fase-out. Noi in Bestit ci impegnamo a sensibilizzare i nostri clienti in tal senso, e li stimoliamo a certificarsi perché diventino un punto di riferimento per l’utente finale, in modo che sappia di comprare un prodotto da un rivenditore con tutte le carte in regola».





