Wi-fi: non più fotocopia. Basta il cellulare

Prima di McDonald’s Comune e Provincia di Roma hanno ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo del numero di cellulare per l’autenticazione degli utenti

McDonald’s non lo sapeva e al ministero dell’Interno e delle Comunicazioni nessuno gliel’ha detto. Ma prima della multinazionale dell’hamburger qualcun altro si era preoccupato di trovare una soluzione al problema della fotocopia della carta d’identità necessario per l’accesso a una rete wi-fi pubblica.

A misurarsi contro la burocrazia è toccato a Comune e Provincia di Roma che hanno dato vita al progetto Roma Wireless e Provincia Wi-fi.


Il primo progetto prevedeva l’allestimento di hot spot nelle ville storiche romane (Villa Borghese, Villa Ada, Villa Torlonia e Villa Doria Pamphili) al quale ha fatto seguito la realizzazione di un’area Wi-fi nel centro storico della Capitale.


La Provincia, invece, ha messo a punto un’infrastruttura che prevede hot spot nei più importanti luoghi di ritrovo e in generale nelle aree pubbliche.


Entrambi i progetti hanno utilizzato come metodo di autenticazione il numero di cellulare degli utenti al posto della fotocopia del documento. Come certificato dal ministero delle Comunicazioni all’Associazione provider indipendenti “si reputa condizione sufficiente, per soddisfare i requisiti previsti dalla normativa vigente, l’utilizzo del telefono mobile quale mezzo per attivare le procedure necessarie a ottenere le credenziali di accesso alla rete stessa, in quanto consente l’identificazione seppur indiretta dell’utente”.


Sempre il ministero chiede però come condizione necessaria “che la messaggeria sia veicolata attraverso l’utilizzo di una Sim/Usim rilasciata all’utente ….che prevede l’identificazione completa dell’utente prima dell’attivazione del servizio con esclusione quindi di Sim/Usim rilasciate da paesi stranieri”.


La certificazione è del 27 novembre 2007 rilasciata dal ministero dell’Interno con timbro del ministero delle Comunicazioni.


Ma nonostante questo a McDonald’s ci è voluto più di un anno per portare a termine lo stesso progetto.

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