Si chiama Academic Initiative il progetto di Ibm che propone training e stage insieme ai partner. Per il 2009 previsto un nuovo programma per creare competenze sulla piattaforma Power System
Febbraio 2009
L’impegno in Ibm per la formazione delle competenze del proprio canale è continuo, come testimonia il ricco calendario di eventi e le iniziative sempre aggiornate sul sito www.partnerworld.it.
E con il nuovo anno accademico, Ibm ha deciso di formare e reclutare nuove preparate professionalità da impiegare presso il proprio canale di circa 400 rivenditori certificati come solution provider per la piattaforma Power System.
«Per Ibm è importante che i nostri business partner siano in grado di aggiungere valore – spiega Alessandro La Volpe, manager of Power System -, in particolare chiediamo loro di operare una scelta e specializzarsi su due aree cruciali: la prima è l’area applicativa, per quei partner che abbiano soluzioni applicative proprie, o di terze parti, per essere in grado di rivestire la piattaforma Power System di nuove soluzioni, importante in quanto consente al partner di posizionarsi in particolari settori industriali. L’altra opzione è l’area infrastrutturale, in quanto oggi è necessario saper trasformare le nuove tecnologie in valore, che vuol dire saper installare al meglio la nostra piattaforma, soddisfacendo le esigenze dei clienti di Business continuity, clustering e virtualizzazione».
Per questo Ibm ha deciso di potenziare il proprio Academic Initiative, estendendo le esperienze (e la metodologia) avviate dal 2006 con il Politecnico di Milano e l’Università di Trento, in altre quattro regioni (Toscana, Campania, Lazio e Veneto), in collaborazione con altretanti operatori del canale.
«Le attività di ricerca e formazione di nuove figure con competenze applicative e infrastrutturali – precisa La Volpe – nascono da una comune esigenza nostra e del canale, per rispondere al mercato che, oggi, chiede agli operatori un ricambio generazionale, per iniettare all’interno delle imprese nuove competenze allineate alle nuove tecnologie. Il corso con il Politecnico di Milano e l’Università di Trento prevede 20 ore di lezione tenute da professionisti Ibm, con erogazione finale di uno stage di tre o sei mesi presso partner e clienti. E i numeri sono incoraggianti: su 250 studenti che hanno partecipato alle passate edizioni, 60 hanno fatto degli stage e 40 di questi sono poi stati assunti».
Così come l’esperienza di Trento è stata resa possibile dalla collaborazione di Deltadator, gli altri partner coinvolti nelle nuove regioni sono stati ComputerVar a Firenze, Enginfo a Napoli, Infordata con un corso che deve partire a breve a Roma, Sanmarco Informatica per un corso a Vicenza in collaborazione con l’ente regionale Cpv e l’Università di Padova.
«Proprio a Vicenza – specifica La Volpe – l’iniziativa è partita su espressa richiesta del partner, con un modulo appositamente studiato di 300 ore, che verte sui processi di business tenuto sia da professori universitari, sia da personale Ibm, sia, infine, da personale della stessa Sanmarco Informatica sulle possibilità di unire il loro pacchetto applicativo al nostro prodotto. Sono previste, alla fine del corso, 500 ore di stage. L’obiettivo di Sanmarco è quello di assumere personale, e sulla stessa onda stiamo ora lavorando con l’Università di Bergamo e il partner Edm per creare competenze pronte da impiegare. Infine stiamo attualmente cercando un Business partner con cui avviare le stesse esperienze a Torino».
Accanto all’Academic Initiative, Ibm ha in cantiere per il 2009 anche un programma (temporaneamente chiamato Power Academy) per formare competenze infrastrutturali sulla nuova piattaforma Power System, sempre su richiesta dei partner italiani.
Il progetto a oggi ha visto la selezione di 25 terze parti che hanno già le competenze necessarie o hanno mostrato uno spiccato interesse, e dovrebbe prevedere due classi di 25 studenti da formare per 2/3 mesi con stage finale e obiettivo di assunzione presso le strutture dei partner.
