In un momento difficile come l’attuale, la collaborazione può migliorare l’efficienza delle aziende e ridurre i costi. È questo il messaggio che viene dal Lotusphere 2009 di Orlando in Florida (a cui Lineaedp ha partecipato), il tradizionale evento che …
In un momento difficile come l’attuale, la collaborazione può migliorare l’efficienza delle aziende e ridurre i costi. È questo il messaggio che viene dal Lotusphere 2009 di Orlando in Florida (a cui Lineaedp ha partecipato), il tradizionale evento che Ibm dedica al software di collaborazione Lotus e che ha visto, pur in questo periodo critico, aumentare la partecipazione di utenti e partner.
La piattaforma di collaborazione Notes ha compiuto 20 anni e ha cessato d’essere un tool interno, trasformandosi in una costellazione di strumenti e servizi per realtà d’impresa dinamiche e distribuite. Strumenti che devono essere adeguati alle nuove necessità degli utenti finali, per evitare che in azienda si usino servizi Web gratuiti, con rischi di perdita dei dati e di sicurezza.
Con il leit motiv dell’evento “Resonance”, Ibm ha inteso sottolineare l’integrazione raggiunta dagli strumenti di collaborazione tra loro, con le applicazioni d’impresa e ora con i servizi “cloud” di Salesforce.com (Crm), LinkedIn (social network professionale) e Skype (comunicazione). Integrazione che, nelle intenzioni di Ibm, amplificherà gli effetti benefici per il business delle aziende utenti. Secondo Bob Picciano, general manager di Ibm Lotus Software, l’integrazione dei prodotti accompagna un cambiamento di paradigma: «Sono le persone a essere al centro del business e non il back office. Rispetto ai concorrenti, tra i quali Microsoft, non abbiamo tool monolitici, ma componenti che realizzano singoli servizi, facili da integrare».
Un grande aggregatore sarà il nuovo servizio cloud LotusLive (www.lotuslive.com) già prospettato come collante tra applicazioni di collaborazione tradizionali (on premise) e online, utenti aziendali ed esterni. Non sarà utile solo alle piccole aziende che non vogliono fare investimenti infrastrutturali. «Pensiamo alle grandi aziende che hanno già in casa gli strumenti di collaborazione – ha spiegato Picciano -. LotusLive permette di connettere gli utenti esterni e i partner, mantenendo coerenti i repository di dati e usando le stesse modalità sfruttate internamente all’azienda».
La necessità dei clienti di contenere i costi non saranno un argomento fondante nella scelta del servizio LotusLive, i cui costi sono in fase di definizione.
«Non parliamo di economia, ma conosciamo bene le esigenze dei nostri clienti – ha continuato Picciano -. Sappiamo di aver già fatto un buon lavoro con le ultime versioni che usano la compressione dei dati e hanno ridotto significativamente l’impegno di server, dischi e I/O, con vantaggi anche a livello dei consumi energetici e degli oneri di backup. Sametime, aggiunto all’ambiente e-mail ha il potere di ridurre il traffico dati, come anche Quickr (tool di scambio peer to peer) per gli allegati. Il messaging riduce invece il traffico di e-mail. Riteniamo che per molte aziende di grandi e medie dimensioni resterà conveniente l’uso del software on premise. LotusLive ha, invece, senso per le applicazioni sulla extranet». Ibm non trascura l’evoluzione come servizio della tecnologia del software. «Penso – ha affermato Picciano – che i servizi cloud (cloud computing, come LotusLive, ndr) e Saas (Software as a service, ndr) avranno grandi opportunità nello sviluppo dei data center e dell’outsourcing strategico. Abbiamo un team che studia questo mercato». E la nuova versione del tool Lotus Connections porta sulla piattaforma di collaborazione funzioni nate in rete, come micro blogging e wiki: «C’è oggi grande attenzione al potenziamento delle persone attraverso gli strumenti Web 2.0 e il supporto della mobilità. Abbiamo investito strumenti che garantiscono sicurezza ed estendono le capacità collaborative su smartphone».
Nella vision di Ibm, le aziende si avvarranno sempre più dell’integrazione degli ambienti interni con servizi disponibili nella rete, almeno con i più seri. «Grazie ai nuovi accordi, LotusLive e Notes potranno cercare tra i contatti LinkedIn le persone con cui collaborare – ha concluso Picciano -. I feed di LinkedIn saranno integrati nell’interfaccia e sarà più facile accedere ai profili dall’e-mail o instaurare rapporti con Lotus Connections. Con Salesforce.com è possibile arricchire le applicazioni Crm, semplificando l’interazione con i clienti, sfruttando Web conferencing e gestione delle attività compatibili con lo stile Lotus. Con Skype, saranno disponibili capacità di comunicazione voce molto potenti, integrate in LotusLive».





