Lo spamming nelle caselle di posta elettronica può determinare effetti pesanti nelle attività di comunicazione di un’organizzazione, specie quando accade durante i picchi di lavoro. È questa la principale ragione per cui la Fondazione Cinema per Roma h …
Lo spamming nelle caselle di posta elettronica può determinare effetti pesanti nelle attività di comunicazione di un’organizzazione, specie quando accade durante i picchi di lavoro. È questa la principale ragione per cui la Fondazione Cinema per Roma ha adottato una soluzione di filtraggio antispam in hosting (Trend Micro InterScan messaging hosted security – Imhs) in grado di bloccare i contenuti indesiderati prima che raggiugano i sistemi e la rete.
Dopo aver rinnovato il sistema antivirus installando un prodotto di gestione centralizzata per i computer della sede e per alcune postazioni remote collegate tramite Vpn, l’obiettivo dell’azienda era alleggerire il lavoro del server di posta. In effetti, nei tre mesi che precedono il principale evento dell’anno, la manifestazione Cinema-Festa Internazionale di Roma, l’attività e-mail e il traffico di rete aumentano anche del 400% rispetto ai livelli normali e ciò porta di consenguenza a un forte incremento della quantità di spam presente sul server stesso.
«Da un migliaio di e-mail al giorno – spiega Andrea Bissi, ufficio Ict Fondazione Cinema per Roma -, negli ultimi mesi prima del Festival si arriva anche a 5-6.000 giornaliere, un traffico che, come conseguenza, porta a una riduzione delle prestazioni del server, che deve tenere sotto controllo e proteggere un numero di oltre 260 mailbox». Per il servizio anti-spam viene pagato un canone annuale che varia in funzione delle postazioni su cui è attiva la protezione e che possono compredere sia i pc dei vari uffici, sia quelli della sala stampa, messa periodicamente a disposizione dei giornalisti.
I vantaggi ottenuti dall’adozione del servizio non sono di poco conto: «Il personale addetto ai sistemi informatici è un ristretto gruppo di persone e questo sistema ci ha permesso di ridurre il tempo dedicato alla manutezione e configurazione delle policy di difesa dallo spam, riservandone di più, ad esempio, per le attività relative agli allestimenti. Inoltre, abbiamo potuto evitare l’acquisto di server aggiuntivi e il conseguente ampliamento della server farm».
Per quest’anno, aggiunge Bissi, la Fondazione Cinema per Roma sta anche valutando un potenziamento del sistema di sicurezza degli accessi: «Attualmente disponiamo soprattutto di misure di sicurezza in grado di proteggere la rete dagli attacchi esterni, ma non di difenderla da quelli interni, costituiti in particolare dagli utenti di notebook». Se non controllati attraverso politiche d’identificazione, i portatili possono, infatti, diventare potenziali veicoli per l’introduzione di virus. L’azienda sta, quindi, considerando l’adozione di una soluzione di Network access control gestibile internamente o utilizzabile in hosting.





