Con il system integrator bolognese Biomas (realtà attiva dal 1989) e, nello specifico, con uno dei suoi fondatori, Massimo Rinaldi, affrontiamo il problema della virtualizzazione dei desktop. «Tre anni fa – ci spiega – abbiamo iniziato a utilizzare la …
Con il system integrator bolognese Biomas (realtà attiva dal 1989) e, nello specifico, con uno dei suoi fondatori, Massimo Rinaldi, affrontiamo il problema della virtualizzazione dei desktop.
«Tre anni fa – ci spiega – abbiamo iniziato a utilizzare la piattaforma di virtualizzazione Vmware. Lo stimolo ad avvicinare questa tecnologia ci è venuto dalla necessità di fornire a un cliente alcuni desktop in diverse lingue, per cui abbiamo attreazzato un server con dentro 5 macchine isolate. Scelta sofferta, in quanto allora Vmware non offriva le soluzioni che offre oggi. In seguito, circa due anni fa, ho approfondito l’argomento facendo una ricerca sull’impatto energetico per una società di Bologna, per capire quanto la virtualizzazione potesse portare dei reali risparmi. Allora non si parlava di grid computing, per cui mi misi a fare delle ricerche sullo stato dell’arte della tecnologia e ho realizzato un documento che dimostrava quanto concretamente si poteva risparmiare se si passava alla virtualizzazione. Tuttavia, se la virtualizzazione sul fronte server era già acquisita, visto che coinvolge le imprese di medio-grandi dimensioni, solo oggi si può concretamente adottare anche presso le aziende più piccole, che magari non hanno più di 100 desktop, in quanto sono disponibili le soluzioni per risolvere i problemi su questo fronte».
La virtualizzazione del desktop, come spiega Rinaldi, si basa sul fatto che si ha una parte intelligente centralizzata, per cui in periferia si hanno dei thin client che sono vestiti in base alle esigenze di chi li utilizza. Il problema dei costi delle singole licenze rimane, nel senso che tutti i costruttori prevedono ancora una licenza per ogni utente, però i risparmi sono molto significativi sulla parte gestione e manutenzione, soprattutto perché con soluzioni come Vmware si può fare il delivery di una macchina in pochi minuti, come anche il ripristino in caso di rottura, facilitando l’operatività dell’utente.
«E proprio in questi momenti di crisi noi cerchiamo di far conoscere ai clienti i possibili risparmi che si ottengono con la virtualizzazione, che abbiamo analizzato in modo puntuale. Per esempio, abbiamo visto che già un’azienda con 100 postazioni di lavoro e 5/6 server, nel giro di un anno può arrivare a risparmiare anche 5.000 euro solo di alimentazione energetica. Certo, parlare di virtualizzazione significa anche prima dover investire. Per quanto ci riguarda, per andare incontro alla necessità di aziende molto piccole, con per esempio 10 postazioni di lavoro, ci siamo dotati di una infrastruttura virtuale di nostra proprietà, ospitata presso un data center di Bologna, che ci consente di erogare servizi It in modalità pay per use. Se, per esempio, un’azienda ha bisogno di disporre di 10 pc, io posso gestirglieli da remoto, per cui deve solo dotarsi di uno strumento di connettività Internet di una certa qualità, perché al resto ci pensiamo noi: il tutto avendo la massima garanzia che i suoi dati sono aggiornati e protetti».





