Il test della Nikon D90

Il punto di riferimento con la cattura video integrata. Display eccellente e ottima autonomia.

Dicembre 2008 La D90 sostituisce una delle Nikon più amate tra
le reflex digitali, e il suo lancio è stato atteso con molto interesse
tra gli appassionati. Si tratta quindi di una media compatta con sensore in formato
DX, venduta a un prezzo di poco superiore ai mille euro e destinata ai fotoamatori
evoluti. A prima vista le differenze con la “vecchia” D80 sono minime.
Del modello precedente la nuova reflex mantiene infatti ingombri e proporzioni,
offrendo una qualità costruttiva molto elevata e materiali gradevoli al
tatto e resistenti. Non si tratta comunque di un modello a prova di agenti atmosferici,
come è invece per la sorella maggiore, la D300, dalla quale la nuova arrivata
riprende gran parte delle caratteristiche tecniche.

Sensore da 12 Mpixel
A partire dal sensore, un Cmos da 12 megapixel sviluppato da Sony e capace di
lavorare anche a sensibilità molto elevate, con un limite di 3200 Iso
con le impostazioni standard che può essere incrementato fino a 6400
Iso pagando un prezzo più elevato in termini di dettagli persi. Il sensore
è montato su un sistema di riduzione della polvere che sfrutta vibrazioni
ultrasoniche, come è ormai per tutte le reflex di ultima generazione,
mentre lo stabilizzatore è affidato all’ottica in kit. La D90 sarà
venduta anche solo corpo e con diverse configurazioni, ma il pacchetto di lancio
prevede l’abbinamento con un obiettivo 18-105 mm (equivalente a un 27-158
mm) stabilizzato col sistema VR II. Non si tratta di un’ottica molto luminosa
(F3,5-5,6) ma permette di guadagnare due o tre stop grazie al controllo delle
vibrazioni e ha dimensioni relativamente compatte. La portabilità è
in effetti uno dei punti di forza della nuova Nikon, che cresce di 40 grammi
rispetto alla D80 ma resta agevole da tenere al collo con i suoi 620 grammi
solo corpo.

La nuova Nikon è inoltre dotata di sistema live view, che consente
di far apparire sullo schermo l’immagine “live” di quanto
inquadrato dall’obiettivo. Il sistema funziona sollevando lo specchio,
per cui mentre si usa il live view la luce non arriva al mirino ottico e nemmeno
al sistema di messa a fuoco a 11 punti. In questa modalità l’autofocus
funziona invece sfruttando il sensore principale e applicando un algoritmo di
rilevazione del contrasto. Il sistema è però ancora lento, e a
meno che non si preferisca mettere a fuoco manualmente, aiutandosi ingrandendo
l’immagine sullo schermo, è meglio limitarsi all’uso su cavalletto
e con soggetti immobili.

Sul principio del live view si basa anche la possibilità della D90 di
registrare filmati, pur con alcune limitazioni. Prima di tutto è impossibile
mettere a fuoco automaticamente durante le riprese, ed è necessario affidarsi
al sistema manuale. Le prestazioni del metodo a contrasto sul sensore non consentirebbero
infatti di seguire un soggetto in movimento. I video sono motion jpeg catturati
fino a 1.280×720 pixel, ma alla massima risoluzione i singoli spezzoni non possono
durare più di 5 minuti. La qualità è comunque buona, in
alcuni casi superiore a quella ottenibile con una videocamera amatoriale, grazie
alla sensibilità del sensore e alla qualità della lente. Ad aiutare
nell’inquadratura c’è poi lo splendido display da 3 pollici
da oltre 900 mila pixel, capace di una rispondenza cromatica eccellente. Anche
il mirino ottico è comunque luminosissimo, basato su un vero pentaprisma
in vetro ottico, laddove molti concorrenti nella stessa fascia di prezzo usano
un semplice sistema di specchi.

In prova
La qualità delle foto scattate con la D90 è in linea con le aspettative,
ovvero molto buona. Si sente solo la mancanza di un po’ di nitidezza in
più, recuperabile agendo sulle impostazioni avanzate. Ottima pure l’autonomia
e ricco di funzioni speciali il menu, che consente sofisticate operazioni di
ritocco delle immagini catturate e può essere personalizzato per mostrare
le sole funzioni di uso più comune.
Anche le prestazioni velocistiche non deludono: circa 4 fotogrammi al secondo
in raffica sono già un bel biglietto da visita, a cui vanno aggiunte
una grande prontezza e un autofocus fulmineo dotato anche di tracciamento 3D
dei soggetti in movimento.

Pro
– Costruzione compatta ed ergonomica, display eccellente, sensibilità
elevata, velocità e prontezza

Contro
– Immagini un po’ “soft”, live view lento nell’autofocus

Caratteristiche tecniche
Modello: D90
Produttore: Nikon
Sensore: Cmos 12 Mpixel 3:2
Display: 3”, 922 mila pixel
Mirino: ottico a pentaprisma, 95% di copertura
Ottica in kit: 18-105 mm VR F3,5-5,6
Schede di memoria: SecureDigital
Batteria: Bluetooth 1.2, Gprs/Edge, infrarossi
Connessioni: Usb 2.0, Hdmi, telecomando
Dimensioni: 132/103×77 mm
Peso solo corpo: 620 g
Prezzo: 999 (IVA inclusa) solo corpo

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