Media impresa, terra di opportunità
Dicembre 2008
Con Fabio Raho, manager Technical sales organization della filiale italiana di Ca, abbiamo parlato di Project portfolio management, una categoria di soluzioni che aiuta ad affrontare i problemi legati alla governance dei processi aziendali, in particolare quelli relativi alla componente Ict, anche se viene sempre più usata anche per la governance di progetti di grandi dimensioni o di particolare delicatezza.
Come spiega Raho, il Ppm è una tecnologia che si è sviluppata indipendentemente da una specifica richiesta del mercato, ossia prima che le aziende diventassero consapevoli della necessità di organizzare in modo strutturato gli strumenti di governo dell’It.
Quando perciò, circa un paio d’anni fa, le aziende cominciarono a richiedere strumenti di questo tipo le aziende specializzate nel settore, tra esse in primo piano Ca, avevano già pronta la soluzione.
All’inizio, spiega Raho, l’adozione di soluzioni di Ppm fu giustificato per obiettivi più operativi che di governance vera e propria, più come una versione più evoluta di strumenti ormai classici tipo i diagrammi di Gannt, che come strumento di supporto alla strategia It. Rapidamente, però, le aziende cominciarono a richiedere anche le componenti di demand management e di gestione strategica delle risorse, anche per impieghi al di fuori dell’area Ict. Raho cita come esempio l’uso che ne fa Saipem per gestire i progetti delle piattaforme marine.
E le medie imprese? Una soluzione di questo tipo può essere giustificata anche presso di loro?
Secondo l’esperienza di Ca, le aziende medie tendono a considerare l’uso di strumenti di Ppm solo nell’ambito dei sistemi informativi e prevalentemente per esigenze di raffronto dei risultati a fronte degli obiettivi di progetto. Le più evolute cominciano a studiare l’impiego per il demand management e per la componente di business intelligence, che viene utilizzata per studiare la gestione delle risorse attraverso l’impiego di cruscotti. In generale, queste aziende non sono indirizzate da Ca direttamene, ma dai suoi partner, in grado di fornire anche competenze di tipo verticale





