Un occhio privilegiato sulla distribuzione Ict

Grazie ai suoi 323 iscritti, l’Almanacco della distribuzione informatica, online su cdvweb.it contribuisce alla nostra unicità nel fornirvi uno spaccato inedito del settore

Gennaio 2009

Immaginatevi il mondo della distribuzione informatica. Popolatelo dei nomi più blasonati, di realtà alla ribalta della cronaca nelle riviste di settore. Immaginate questi stessi distributori nella loro interezza, con fatturati importanti, anche se toccati dalla crisi, e spesso con una presenza paneuropea. Pensateli con divisioni strutturate ad hoc per venire incontro alle esigenze sempre più “spinte” di Var, dealer, soft­ware house e system integrator in cerca di una guida in questi tempi difficili.
Adesso costruite intorno a loro tutta una filiera di realtà distributive di più ridotte dimensioni, che in silenzio, diligentemente, senza sosta, ogni giorno si ritagliano una fetta nel mercato della distribuzione Ict nostrana.

Ora aprite gli occhi e vedrete l’Almanacco della distribuzione informatica, prezioso strumento che possiede il piccolo grande pregio di dar voce ai singoli protagonisti del Trade italiano, di qualsiasi dimensione siano. Gli stessi che non vogliono e non possono essere giudicati solo per dimensioni e fatturato, ma anche per appartenenza locale, copertura del territorio, conoscenza e prossimità in uno Stivale che è stretto e lungo e ha davvero bisogno di tutti.
Anche di operatori che millantano accordi diretti e ufficiali, a volte ritagliati sul filo del rasoio, perché le Ibm o Hp del caso scelgolo distributori “global”, ma poi molto del fatturato lo portano a casa con queste piccole realtà di cui, spesso, ignorano anche il nome.

Eppure la smania dei Signori della distribuzione è la stessa di quelli che di brand a listino ne hanno uno solo o hanno trovato una nicchia nella commercializzazione, per esempio, di borse per computer. All’interno del nostro Almanacco ce ne sono davvero tante di realtà così, e oggi, a un anno dall’ultimo appuntamento sulle pagine di Computer Dealer&Var (avvenuto a febbraio 2007), siamo in grado di fornirvi uno spaccato sui movimenti che hanno caratterizzato la distribuzione italiana segnalando chi è stato acquisito, ha cambiato nome, sede o cessato l’attività.

Accanto a una Zycko specializzata nella distribuzione di prodotti di data communication, data storage e data center che compie un anno, altri operatori si sono fatti avanti nel panorama della distribuzione Ict in questo 2008 appena concluso. Privilegiati da uno strumento come l’Almanacco, non manchiamo di darvi nota anche di Exclusive Networks che, aperti i battenti in Italia nei primi mesi dello scorso anno, guarda al 2009 per concretizzare la propria strategia. Non così è stato per le romane Daemon Mediterranean e Artec e per la torinese Aginform fallite o trasformatesi in altro, mentre la Tecno Planet di Taranto «per ragioni di mercato e per esigenze della clientela» ha deciso di dedicarsi alla vendita di prodotti al dettaglio.

Così, se a inizio 2008, la realtà di Reggio Emilia Dangaard Telecom Italy è diventata a tutti gli effetti Brightpoint Italy, e la lombarda Noxs Italy ha scelto di cambiare la propria denominazione sociale in West­con European Holdings, a tener banco in tema di acquisizioni è stato senz’altro il binomio Cometa-Digits. Con questa mossa, nei primi mesi del 2008 la realtà di Trapani si è portata in casa l’intera attività commerciale dell’azienda della famiglia Cutrignelli e con essa la sede di Bari, ora operativa in qualità di polo logistico e cash&carry di Cometa, nonché i punti vendita disseminati a Trapani, Palermo,
Messina, Catania, Catanzaro e Napoli.
Chi cresce e chi trasloca
Intenzionata a crescere ulteriormente, nel 2008 Datamatic ha, invece, evidenziato la volontà di portare da 170 a 250 il numero dei propri affiliati alla catena Wellcome per rafforzare ulteriormente tutti i canali in cui il distributore milanese è presente, vale a dire: Retail, cash&carry di proprietà, canale dei rivenditori e fornituristi in primis. Un’idea balenata anche agli Essedi Point, la catena controllata dalla toscana Brain Technology, intenzionata a toccare quota 200 entro la fine di quest’anno per realizzare il sogno di un network di punti vendita dislocati capillarmente su tutto il territorio con prodotti specializzati e ad alto contenuto tecnologico.

A fine settembre, anche Cdc
ha annunciato l’apertura del 31° cash&carry che, da Messina, segue quelli già operativi a Catania e Palermo per completare la copertura considerata ottimale della Sicilia, mentre Electronic’s Time di Taranto ha portato a quattro il numero dei propri punti vendita sul territorio. Nel 2008 ad annunciare sulle pagine dell’Almanacco della distribuzione informatica il proprio trasloco sono state: Mad Informatica, ora ad Arcisate, in provincia di Varese; Intervideo, che da un anno si trova a Settimo di Pescantina, in provincia di Verona, mentre Italsel è passata in Via Imola, a Bologna e Imar ha lasciato l’ombra della Madonnina per trasferirsi in Viale Abruzzi, sempre a Milano. B.A. Informatica adesso è,
invece, in Via del Padule a Scandicci (Fi), mentre Securicomm Italia ha portato tutto in Viale Certosa, snodo
nevralgico del capoluogo
di provincia lombardo.

Dal canto suo, Maxinformatica ha trasferito la propria sede e aperto un c&c in Via del Carrozzaio a Bologna. Nuova sede anche per Shatf, che si è spostata in una zona più periferica di Torino per ottimizzare la logistica, mentre Xerity ha traslocato in Via Zamenhof, a Vicenza, e Bell Microproducts è passata da Segrate a Cernusco sul Naviglio (Mi). Ultima, ma solo in ordine di tempo, a imballare gli scatoloni,
Icos, che da fine novembre opera dalla nuova sede in Via Monsignor Luigi Maverna, sempre a Ferrara.

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