Anche lo storage può stimolare subito l’innovazione

Pronte nuove soluzioni di Hp, Sun ed Emc per dare efficienza ed economicità alla gestione delle informazioni in rete

È una fine d’anno all’insegna dell’economicità anche per le infrastrutture di storage: i grandi produttori hanno sfornato soluzioni e iniziative che hanno un denominatore comune: rendere immediatamente più efficiente la gestione aziendale delle informazioni.

Puntando sulla virtualizzazione, Hp ha annunciato il rilascio di nuove tecnologie tese a ridurre i costi e a migliorare le performance complessive. Fra le novità, oltre al modulo Hp Virtual Connect Flex-10 Ethernet (per supportare i carichi aggiuntivi di server virtuali), ci sono un bundle storage a connessione diretta per BladeSystem e il server Hp ProLiant Dl385 G5p. Il primo comprende due switch blade Hp StorageWorks 3Gb Serial Attached Scsi (Sas) e un array storage Msa2000sa. Finora, secondo Hp, gli amministratori di server blade disponevano di limitate opzioni per lo storage a connessione diretta o condiviso e dovevano affidarsi a personale con competenze specialistiche per realizzare le San (Storage Area Network). La nuova opzione per lo storage consente loro di installare storage di tipo Sas condiviso e scalabile senza sostenere i costi e le complessità tipiche delle reti San. Hp ha anche potenziato il modulo Virtual Connect 4Gb Fibre Channel per consentire l’allocazione delle risorse storage per singola macchina virtuale, mentre l’Hp ProLiant Dl385 G5p è un server basato su un rack ottimizzato per la virtualizzazione, che propone fino a 6 Terabyte di storage interno e una capacità di memoria doppia.

Sun ha rilasciato le appliance Unified Storage Systems della famiglia Sun Storage 7000, nota con il nome di “Amber Road”, i modelli 7110, 7210 e 7410, che incorporano uno stack software integrato e compatibile con vari ambienti operativi, connettività standard per sistemi tape e di networking ad alta velocità e un software di gestione con tool analitici.

La Sun Storage 7110 è un modello ultra-compatto da 2 Tb, la 7210 è di taglio midrange e arriva fino a 48 Tb di capacità storage in 4 unità rack ad alta densità, includendo il supporto per Ssd (Solid State Disk), mentre la 7410 è un sistema configurabile per supportare fino a mezzo Pb (Petabyte) di capacità. L’idea di fondo che le anima è data dal confronto con i prodotti storage tradizionali, che secondo Sun si sono dimostrati troppo costosi, lunghi da installare e privi delle capacità real-time necessarie per risolvere i problemi degli ambienti storage complessi. Sun propone quindi una modalità che rompe con la tendenza a prevedere un costo per ogni singola funzionalità storage: tutte le appliance Unified Storage Systems Sun Storage 7000 forniscono senza costi aggiuntivi tutti i vari servizi dati, dal mirroring fino al thin provisioning.

Emc dal canto suo ha presentato Atmos, una soluzione di information management creata per gestire in modo automatico la distribuzione di una grande quantità di informazioni non strutturate in ambienti di cloud storage globali. Il presupposto all’esistenza di Atmos è dato dalle applicazioni Web 2.0 e, in genere, dalla crescita dei contenuti generati dagli utenti nel Web (documenti, filmati e immagini digitali). Per far fronte a questa ondata di file, quindi, serve una gestione delle informazioni su scala globale. Il termine Cloud Optimized Storage (Cos), viene usato per descrivere quelle architetture, attuali e future, di gestione delle informazioni su scala globale. Elemento fondamentale di Atmos è la capacità di definire e applicare le policy che stabiliscono come distribuire e gestire le informazioni a livello globale. Per esempio, le informazioni più recenti e a maggior valore possono richiedere copie multiple in diverse sedi, mentre quelle meno recenti possono essere compresse e conservate in un numero inferiore di copie e sedi.

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