In che misura la presenza di software open source può incidere sull’It security di un’azienda? Fra i system integrator interpellati, c’è chi pensa che optare per un’applicazione o un sistema operativo basati su codice libero sia di secondaria importanz …
In che misura la presenza di software open source può incidere sull’It security di un’azienda? Fra i system integrator interpellati, c’è chi pensa che optare per un’applicazione o un sistema operativo basati su codice libero sia di secondaria importanza, rispetto invece alla necessità, di estrema importanza, di integrarli in piena conformità con le strategie di sicurezza aziendale. Qualcun’altro ritiene che il paradigma open source, pur richiedendo un’attenzione particolare, vada promosso per l’alto contenuto innovativo e la flessibilità che tali soluzioni forniscono unitamente all’ottimizzazione dei costi, notando anche come vari vendor stiano rilasciando sul mercato security appliance basate su codice aperto.
Guido Benfante di Csc osserva: «Di sicuro alle aziende non sfugge il vantaggio economico che il software libero, e in molti casi gratuito, riesce a offrire, come i costi ridotti o l’indipendenza dai fornitori. Altro aspetto che lo rende vantaggioso è che questo modello permette a molte persone di intervenire nella correzione di errori e malfunzionamenti, e ciò garantisce un’elevata rapidità nel miglioramento del codice. L’unico svantaggio può essere la scarsità di servizi e supporto». Gap, secondo Benfante, facilmente superabile, quando l’azienda riesce a trovare soluzioni di system integration a basso costo e con un notevole grado di personalizzazione tecnologica.
